AGORDO Un nostro fedelissimo della RADIOPIU’ l’ha domanda se l’è posta “Non l’avranno mica rimandato a Caprera*?”. Infatti, sulla parete del Bar che guarda il Broi c’era una volta il ritratto di un certo Cecchinato, il pittore amico di Vico Calabrò e la storia racconta quanto il compianto Toni Guadagnini si fosse prodigato tanto per la lapide (che fortunatamente non è stata ridipinta) che per il ritratto. Purtroppo il ritratto di Garibaldi non c’è più, anzi c’è ma sotto una mano o più di intonaco. La cosa non è passata inosservata, probabilmente nemmeno agli occhi dei consiglieri comunali di ieri e di oggi e di quantI come noi hanno ammirato a lungo quello che fu un capolavoro.
*Caprera dove l’eroe dei due mondi visse i suoi ultimi anni dedicandosi all’agricoltura, ma continuando anche a fare politica. Giuseppe Garibaldi fu mandato in esilio a Caprera dopo le sue innumerevoli battaglie per la libertà. Detta in altro modo, una sorta di prigione imposta dal Re d’Italia.
anche se di proprietà dello stesso Garibaldi.