REDAZIONE Giorgio Fontanive è un attento scrittore di montagna, la sua vita l’ha trascorsa più guardando verso l’alto o verso il basso, comunque su piani inclinati ma ben poco in orizzontale. Un modo come un altro per dire che Giorgio è un “fossile” del suo territorio, anche e soprattutto in zona Castei dove una frana stamane ha fatto un disastro. Allora Giorgio, oggi ti senti un po’ fortunato? “Mi sembra che la casualità mi abbia salvato più volte da incidenti in cui avrei potuto incorrere dato che per quasi mezzo secolo ho girovagato in ogni angolo di quell’area; dal 2018 poi, sono stato più e più volte di qua e anche di là del Cordévole” Quindi abbiamo fatto centro, la persona ideale per parlare con cognizione di causa, di certo ben documentata anche alla luce dell’ultimo tuo libro “Dal Pont dei Castèi al Sass de le Carbonère” prima e dopo Vaia. “Adesso sarà da aggiungere prima e dopo la frana del 17 febbraio 2022”. A Giorgio va riconosciuto il merito di aver completato le ricerche sulla “via Veneziana”, la mulattiera che superava il Sass de S.Martin fino in età napoleonica che altrimenti adesso sarebbe un bel problema. “Per dirla tutta sul pinnacolo di cui parlavi (vedi articoli precedenti ndr), io ci sono stato 2 volte nel 1976 e avevo lasciato anche il barattolo con i nomi dei primi salitori compagni d’avventure per la via del versante nord”. Caro Giorgio mi piacerebbe se tu riuscissi a trovare alcune parole opportunamente calate per “scusare” la montagna per questo disastro. “Sono cose che accadono inopinatamente ed interrompono le attività umane: da quell’area sotto il Còl Pizzón (si chiama così la montagna), 6/7000 anni fa si staccò la frana che diede origine al lago di Agordo; c’è mancato poco che il torrente si bloccasse anche questa volta e non sarebbe affatto disdicevole uno specchio d’acqua nella gola del Cordévole. Senza meravigliarsi: che le montagne cadono e cadranno ancora”. Mi sembra che ultimamente alcuni eventi seguano le tue tracce… “Spero che una volta non accadano al momento sbagliato perché ho ancora delle cose da fare: peraltro non in questo periodo che sono fermo per covid e non posso muovermi. Ma domani chissà”.
LA GALLERIA FOTOGRAFICA DI GIORGIO FONTANIVE
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