BELLUNO Chiamata in causa da tempo a più riprese l’Azienda sanitaria risponde dichiarandosi pronta a sedere attorno al tavolo e aprire il portafoglio. Dall’Agordino il messaggio è chiaro: serve personale assunto, i volontari non ce la fanno più. Per ora spazio alla parole.
In relazione agli articoli comparsi sulla stampa locale in data odierna, relativamente alla mancanza di volontari ambulanze che affligge alcune Associazioni di Volontariato della provincia, la Direzione Generale dell’ULSS 1 di Belluno precisa quanto segue.
L’ ULSS 1 ha sempre sostenuto l’azione delle Associazioni di Volontariato della provincia, non solo da un punto di vista amministrativo-finanziario, ma anche con attività di supporto legata alle procedure normative per l’accreditamento, relativamente alla DGRV 1515 del 2015. E’ continua e fattiva la collaborazione fra il Dipartimento di Area critica dell’ULSS 1 e le Associazioni per la pianificazione e lo svolgimento dei corsi di formazione, come previsti dalla citata DGRV, destinati alla preparazione dei nuovi volontari da inserire nel servizio attivo; tali corsi, oltre alla sessione teorica, prevedono una parte pratica, con la supervisione degli infermieri afferenti al Dipartimento, ed una frequenza con tutor presso i Pronto Soccorsi Aziendali. In relazione agli episodi di criticità dovuti alla carente copertura dei turni da parte dei volontari, già verificatasi in passato, questa Direzione Generale, di concerto con il SUEM 118, ha fornito collaborazione operativa per garantire la copertura territoriale delle zone interessate con l’attivazione di risorse alternative (associazioni di Volontariato limitrofe, ambulanze istituzionali a partenza dai Pronto Soccorso ospedalieri, eventuale utilizzo della risorsa elicottero).
Infine, per quanto riguarda le richieste di tipo economico e organizzativo a seguito della riforma del terzo settore, l’ULSS è ben disponibile ad avviare un Tavolo di confronto con le diverse Croci per la soluzione dei problemi prospettati.