BELLUNO Quasi 400 metri di muraglione per proteggere le case dalla frana. In località Le Rive, a Chies d’Alpago, proseguono a ritmo serrato i lavori di sistemazione di un dissesto storico, che qualche mese fa è tornato a muoversi in maniera pesante. Con l’alluvione del 5-6 dicembre, infatti, una colata di fango e massi ha invaso la zona, bloccando via Tarcogna (a Lamosano) e lasciando isolate tutte le abitazioni limitrofe. «Con la collaborazione della Provincia e grazie ai fondi commissariali per Vaia, abbiamo avviato il primo stralcio di un’opera di mitigazione che servirà a evitare grosse colate che dovessero verificarsi in futuro» spiega il sindaco di Chies d’Alpago, Gianluca Dal Borgo, che nei giorni scorsi ha accompagnato il consigliere provinciale delegato alla difesa del suolo Massimo Bortoluzzi in un sopralluogo al cantiere. «Nel giro di poche settimane potremo concludere l’operazione». I lavori hanno riguardato la pulizia del versante di frana, che insiste proprio su via Tarcogna, a ridosso delle abitazioni. È in fase di costruzione un muraglione di gabbionate lungo circa 400 metri, che servirà a contenere eventuali nuove colate. In fondo, è stato realizzato un vascone, con viabilità di servizio per lo svuotamento. A completare il tutto, il drenaggio delle acque superficiali, in modo da separare la colata liquida da quella solida ed evitare l’erosione del terreno. Un’operazione – solo per il primo stralcio – da quasi 500mila euro, di cui 300mila da fondi Vaia e 188mila dalla Provincia. «La collaborazione tra enti ha prodotto un risultato eccellente – commenta il consigliere provinciale Bortoluzzi -. L’obiettivo è quello di risolvere le criticità. E non sono poche quelle con cui il territorio deve fare i conti, soprattutto dopo Vaia e a seguito dell’ultimo episodio meteo di dicembre».