di Renato Bona
LAMON Nella frazione San Donato, a Lamon, fra altre attrazioni per gli appassionati del genere vi è la chiesa locale, che è intitolata proprio a San Donato. Il settimanale della Diocesi di Belluno-Feltre diretto dal vescovo emerito mons. Giuseppe Andrich nell’ultimo numero, il 26, annuncia che mercoledì 29 maggio 2019, dunque oggi, ricorre il novantatreesimo anniversario della dedicazione che avvenne nel 1926. Lo storico lamonese Paolo Conte, nel pregevole libro “Lamon: profilo storico di una Comunità di confine” edito a cura della associazione Pro Loco nel 2003, per i tipi della bellunese tipografia Piave, scrive fra l’altro che ”L’idea della nuova chiesa, venuta attorno al 1896 al parroco don Giovanni Caldrari, sostenuta con tanti sacrifici economici e mutua solidarietà dai parrocchiani, fu portata avanti dal successore don Giovanni Trifone e conclusa da don Paolo Vincita. La chiesa fu aperta al culto il 28novembre 1901 e consacrata nel 1926”. Aggiungendo che “Della precedente cinquecentesca conservò il coro (ora cappella con proprio altare) e le originarie opere d’arte, tra cui – si diceva – la tela dello Zigantello, assieme ad altre che si aggiunsero, non ultimo un dipinto attribuibile a Domenico Zeni”. Una curiosità, sempre dall’opera di Conte: “Pur previsto, alla parrocchiale non fu affiancato il campanile, sostituito più avanti da una tozza cella campanaria quasi tutta in legno ospitante tre bronzi. Più volte rifatta, rimase in piedi fino al 1967, quando venne inaugurato il nuovo campanile, progettato da Luciano Pante e Antonio Bottegal”. Il sito telematico digilander.libero sotto il titolo “Il mio paese” ricorda fra l’altro che “San donato è parrocchia indipendente dal 1686, anche se le funzioni religiose sono ora svolte dal parroco di Lamon (che attualmente è don Giorgio Aresi, responsabile anche di Arina – ndr.) ha una sua chiesa molto grande e bella arricchita da opere di artisti come Antonio Bottegal, pittore e scultore che è originario di questo paesello, e ha dato i natali ad un altro personaggio molto famoso in ambito ecclesiale, padre Romano Bottegal, che ha operato in Libano ed è in via di beatificazione”. Wikipedia dal canto proprio se la cava scrivendo: “Il paese asserì al grado di parrocchia nel 1686, come parrocchia più alta sul livello del mare della Diocesi di Feltre. Interessante anche la chiesa che conserva al suo interno affreschi del Cinquecento, tele ed un pregevole trittico conservato nella cappella laterale più antica, oltre che le più moderne opere del noto artista locale Antonio Bottegal” di cui noi ricordiamo: dal 1970 il crocifisso ligneo e dal 1986 l’altare ligneo.
NELLE FOTO (Wikipedia, Google, Fb e Cristina Masocco): Interni della chiesa di San Donato con l’abside ed il monumentale crocifisso di Bottegal; bella panoramica; dell’edificio sacro in una suggestiva cornice; lo scultore Antonio Bottegal; padre Romano Bottegal di cui si chiede la beatificazione; lo storico Paolo Conte.