CANALE D’AGORDO Chiude la scuola primaria di Canale, il portavoce dell’opposizione in consiglio regionale Arturo Lorenzoni pontifica: “un effetto della mancanza di una politica per le aree fragili in Veneto”. Sarebbe opportuno che l’eponenente Pd salisse nell’Agordino, parlasse con i genitori anche del perchè i loro figli sono stati spostati in altre scuole di fatto causando la chiusura del plesso di Canale d’Agordo, chi vive sul territorio conosce un storia diversa da “politiche per aree fragili”. In ogni caso, l’esponente regionale chiede alla Regione di intervenire attuando politiche che favoriscano e tutelino aree fragili del territorio. “La Regione non agisce – dice Lorenzoni – quanto meno per tentare di invertire il trend». Lorenzoni è convinto che i cittadini si spostino verso i centri maggiori, poiché mancano i servizi essenziali. a Canale d’Agordo in realtà gli alunni sono stati spostati in centri minori… Ma il concetto è comunque interessante “Occorre – dice Lorenzoni- agire per far rimanere in montagna e nelle zone fragili, spesso aree di pregio in termini ambientali, sociale ed economici, le giovani famiglie. Nel nostro progetto per il Veneto c’è il forte rafforzamento dei servizi nel campo della sanità, dei trasporti, della scuola, delle telecomunicazioni. Davvero il Veneto ha potenzialità per essere fiorente in ogni sua parte. Purtroppo, «la politica della destra di questi ultimi anni è stata unicamente orientata a tagliare i costi, privando una larga parte della popolazione dei servizi essenziali. Chiaro che poi vengono chiusi gli ospedali e le scuole, è un’ovvia conseguenza. In queste condizioni diventa impossibile fare impresa e vivere in una parte crescente della Regione. Non esiste che ci siano abitanti di serie A, nei centri urbani e altri di serie B, nelle aree rurali».