ALPAGO Ha chiuso i battenti nelle ultime ore l’unico negozio di alimentari presente nella frazione Santa Croce di Alpago. La crisi economica si fa sentire anche nei piccoli negozi e i consiglieri di “Alpago, Insieme per il futuro” hanno scritto al sindaco Alberto Peterle per chiedere più attenzione e dei sussidi per i negozi di prossimità. “Questa chiusura ci ha molto preoccupati – dichiarano i consiglieri Vanessa De Francesch e Federico Costa – perché temiamo che altri negozi di prossimità siano in sofferenza e possano cessare l’attività, colpiti duramente prima dalla pandemia e poi ora anche con il caro-bollette. L’attenzione alle frazioni periferiche e la garanzia della permanenza dei servizi sul territorio sono dei punti fondanti del nostro programma elettorale e quindi abbiamo ritenuto opportuno segnalare alcune iniziative che il Comune potrebbe intraprendere per prevenire ulteriori chiusure”. I consiglieri De Francesch e Costa si sono recati personalmente a Santa Croce per conoscere le motivazioni della chiusura del negozio da parte della signora Mara Chiappin che da diversi anni ne è l’esercente, ai quali ha dichiarato che “dopo la pandemia vi è stato un calo di utenti e il caro bollette mi ha dato il colpo di grazia. Purtroppo non ho altra scelta, ma mi dispiace molto per gli anziani del paese e la Casa di Riposo alla quale fornivo i giornali quotidianamente”. La lettera inviata quindi dai Consiglieri De Francesch e Costa al Sindaco va nella direzione di stimolare una verifica della situazione di fatto di tutti negozi sul territorio, e di pensare ad aiuti economici straordinari per combattere il caro bollette (i cui costi sono perfino triplicati in alcuni casi) da aggiungersi a quelli già stanziati con il decreto aiuti quater dal Governo ovvero erogare contributi a fondo perduto o un aiuto nel pagamento degli affitti o in altra forma compresa la defiscalizzazione dei tributi comunali. Nel caso specifico di Santa Croce, invece, i Consiglieri hanno chiesto che venga incentivata una riapertura in tempi celeri del negozio o laddove ciò non sia possibile di pensare all’istituzione di servizi navetta con i punti vendita più vicini e/o servizi di consegna a domicilio, esigenza che si imporrà anche per altre frazioni scarsamente assistite da servizi essenziali.
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