TRE I PERCORSI ALTERNATIVI INDIVIDUATI – SARA’ FONDAMENTALE LA COLLABORAZIONE DEI CITTADINI
Il Ponte di Santa Caterina, nel comune di Ponte nelle Alpi, dal 26 agosto prossimo e per tre mesi, sarà chiuso al traffico, su disposizione di Anas, per consentire l’esecuzione di lavori di consolidamento e miglioramento delle condizioni di sicurezza, con inevitabili ripercussioni sulla circolazione stradale in provincia. Proprio per attenuare i prevedibili disagi alla viabilità, è stato attivato un tavolo di coordinamento presso la Prefettura, con la partecipazione di tutte le istituzioni interessate (Provincia, Sindaci dei Comuni di Belluno, Ponte nelle Alpi e Longarone, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Polizie Locali, Anas, Veneto Strade, Società Autostrade, Camera di Commercio ed Enti gestori dei servizi pubblici coinvolti). Al termine dei lavori, grazie al contributo di tutti i partecipanti, è stato elaborato un piano di gestione del traffico che contiene indicazioni utili ad orientare gli utenti della strada per un uso razionale dei percorsi alternativi. Gli itinerari consigliati, individuati con la collaborazione delle Polizie Locali interessate e delle Forze dell’Ordine, sono i tre riportati nella cartografia allegata, ai quali si aggiunge l’invito, rivolto a tutti coloro che dalla parte nord sono diretti a sud della provincia, a utilizzare l’autostrada A27 fin dall’imbocco di Pian di Vedoia. Il piano prevede, inoltre, una costante osservazione dei volumi di traffico, in particolare a Cadola e in via Vittorio Veneto, anche attraverso il sistema di videosorveglianza, per informare tempestivamente gli utenti della strada sui percorsi meno congestionati. L’iniziativa, quindi, fa essenzialmente leva – oltre che sull’attività di vigilanza coordinata da parte degli organi di polizia e degli enti gestori delle strade – sulla collaborazione della comunità.
“La chiusura del ponte è necessaria perché la sicurezza delle infrastrutture è una priorità. – queste le parole del Prefetto di Belluno, Francesco Esposito – Ringrazio Anas che si è impegnata a ridurre di venti giorni la durata dei lavori. I disagi saranno inevitabili, ma potranno essere attenuati con la collaborazione dei cittadini. Per questo invito tutti a seguire il più possibile i consigli indicati nel piano, a servirsi maggiormente del trasporto pubblico e a ridurre il numero di auto in circolazione condividendone l’uso in caso di tragitti comuni.”
I percorsi consigliati potrebbero comportare, in alcuni casi, un aumento dei chilometri da effettuare per giungere a destinazione, tuttavia tali indicazioni, predisposte sulla base dell’analisi dei volumi di traffico, dovrebbero consentire una migliore distribuzione dei flussi di veicoli e una complessiva riduzione dei tempi di percorrenza. Nell’ambito di questa pianificazione, i Comuni di Belluno e di Ponte nelle Alpi adotteranno specifici interventi per orientare il traffico all’interno dei rispettivi territori. In particolare, nel Comune di Belluno saranno istituiti alcuni passaggi pedonali nelle zone più pericolose e saranno assunte misure straordinarie per limitare al massimo il transito attraverso il passaggio a livello di via San Gervasio, evitando così la paralisi del traffico in occasione del transito dei treni.
“Non esistono ricette per eliminare i disagi”– ha commentato il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro – “ma con la collaborazione di tutti noi cittadini possiamo cercare di limitarli. Per questo motivo invito a ridurre al massimo l’utilizzo dell’auto, soprattutto nelle fasce orarie più trafficate, e ad utilizzare i percorsi consigliati, soprattutto se si è semplicemente di passaggio”.
Tra i provvedimenti annunciati invece dal Comune di Ponte nelle Alpi, si segnala, in particolare, che in zona di Viale Dolomiti sarà mantenuto un solo attraversamento pedonale per evitare che il continuo passaggio di persone rallenti la circolazione.
“Le opere sul ponte di Santa Caterina sono necessarie e inderogabili per ragioni di sicurezza e mobilità. – ha dichiarato il Sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini – Sono state studiate con accortezza le proposte e le alternative al traffico che sono certo, responsabilmente, gli utenti seguiranno nonostante i disagi”
Il piano – che osserverà un periodo di sperimentazione – sarà distribuito anche alle associazioni di categoria, agli ordini professionali e alle associazioni di consumatori, per raggiungere in maniera capillare le diverse tipologie di utenti stradali.