BELLUNO Aprendo la pagina di Marco Perale apprendiamo della notizia della scomparsa di Gianni Secco pochi giorni fa ospite di RADIOPIU. Scrive l’assessore bellunese “Belluno saluta con commozione Gianni Secco, che ci ha lasciati con un sorriso nel cuore dopo una lunga battaglia. Una figura davvero straordinaria. Chi lo ricorda per l’ironia graffiante dei “I Belumat”, chi per la valorizzazione della tradizione dell’emigrazione veneta in Brasile, chi per il salvataggio dei carnevali di montagna e delle loro maschere, chi infine come poeta. I poeti sanno vedere lontano, e non muoiono mai”
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IL NOSTRO RICORDO. Nel periodo di carnevale Gianni Santomaso ha intervistato Gianni Secco nel programma la rassegna stampa da L’Amico del Popolo
IL MESSAGGIO DI LUCA ZAIA, PRESIDENTE DEL VENETO
“Se ne va uno dei grandi difensore dell’identità, della cultura, della veneticità dei veneti, se ne va un amico, una persona che abbiamo sempre apprezzato. Non lo dimenticheremo mai”. Così il presidente della Regione, Luca Zaia, rende omaggio a Gianni Secco, storico componente del duo dei Belumat (insieme a Giorgio Fornasier), poeta e cantore della cultura popolare bellunese e veneta, scomparso oggi. “Chi non si ricorda gli spettacoli di Gianni sui palcoscenici e nelle sagre, la sua trasmissione ‘A marenda co i Belumat’? Ha riempito piazze e teatri per decenni, in Italia e all’estero – rievoca Zaia – Attraverso il piccolo schermo è entrato nelle nostre case. Lui avrebbe detto, ‘faccio parte del mobilio’!”. “Grande cultore della lingua veneta, e dello studio della lingua veneta e del ‘talian’, ovvero del veneto parlato dagli emigranti in America Latina, con il suo lavoro di recupero di storie e canzoni – conclude Zaia – ha sempre cercato di nobilitare la storia e la cultura dei veneti. Ci mancherà”.
IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
«Apprendo con dolore la notizia della morte di Gianni Secco. Con lui se ne va una persona poliedrica, una figura straordinaria della nostra terra». Così in una nota di cordoglio il presidente della Provincia Roberto Padrin.
«Gianni Secco ha saputo esprimere in modi ora ironici ora delicatissimi il grande amore per il Bellunese e la sua gente. Cantore storico dei “Belumat” insieme all’amico Giorgio Fornasier, ma anche poeta e fine conoscitore delle tradizioni della nostra montagna, ha sempre saputo cogliere le bellezze della nostra provincia, e trasmetterle con passione. Come è tipico delle persone intelligenti, sapeva non prendersi mai troppo sul serio. Ci mancherà il suo humor, ci mancherà la sua presenza».
IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
Il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Gianni Secco, 74 anni, figura impegnata da sempre nella valorizzazione della cultura popolare locale. «Belluno perde oggi un pezzo importante del mondo culturale, un uomo che ha unito arte, musica, spettacolo e associazionismo per promuovere e valorizzare la nostra cultura popolare, difendendone l’identità e ravvivandone le tradizioni: – commenta Massaro – dalle canzoni dialettali con I Belumat fino all’impegno per il recupero dei carnevali storici arrivando anche a realizzare una mostra itinerante, passando per la fondazione dell’associazione Soraimar che unisce autori e cultori delle tradizioni popolari e per le centinaia di scritti e saggi sulla cultura popolare e sulla storia dell’emigrazione. La cultura popolare è identità, tradizione, memoria e passione, e con la scomparsa di Gianni Secco Belluno perde un suo grande cultore».
IL RICORDO OSCAR DE BONA, ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO
«Conoscevo Gianni Secco da trentacinque anni – le parole del presidente Abm De Bona – Nei miei diciannove anni alla presidenza della Provincia di Belluno ho sempre sostenuto le sue iniziative culturali, rivolte alla tradizione popolare bellunese e veneta. Sia quando faceva parte del duo “Belumat”, ma anche per iniziative individuali. A Gianni è doveroso riconoscere il poderoso lavoro, fatto assieme all’amico Ivano Pocchiesa e sostenuto dalla Regione Veneto, attraverso Soraimar, l’Associazione Culturale per la promozione della conoscenza e diffusione delle culture locali. Sono stati registrati e catalogati non solo i dialetti bellunesi, ma anche quelli veneti e dei nostri discendenti in Brasile. Da non dimenticare inoltre la sua passione per la maschere veneziane e della tradizione dolomitica».
IL RICORDO DELLA PRO LOCO MONTI DEL SOLE
La Pro loco “Monti del Sole” di Sospirolo si unisce al cordoglio per la scomparsa del grande Gianluigi “Gianni” Secco, uomo di cultura, punto di riferimento per le tradizioni della terra bellunese, persona schietta e sincera. Fin dagli anni 70 l’associazione sospirolese ha collaborato con lui nell’organizzazione della festa dei marangoni (falegnami) a Borgo Pra. Negli anni 80 ha preso parte con serate culturali alla festa campestre in Canal del Mis. Molte le serate di poesia dialettale e di tradizioni locali costruite col suo apporto negli anni, sempre in collaborazione con il Comune di Sospirolo e l’associazionismo locale. Due anni fa ha reso possibile l’allestimento a Sospirolo della mostra di maschere lignee dell’associazione Arca dei volti. Dal 2014 è presidente della giuria del concorso letterario “Sospirolo tra leggende e misteri”, realizzato con la biblioteca civica, sempre a titolo volontario. Appena il 5 gennaio scorso è stato ospite al Centro civico con Loris Santomaso in una serata-omaggio al pittore Claudio Nevyjel (la cui mostra, insieme a quadri di Megi Pepeu e Tarcisio Postogna era stata realizzata sempre grazie a lui). La Pro loco sicuramente renderà omaggio a questa importante personalità, con l’augurio che il suo patrimonio morale e materiale venga valorizzato in futuro.