NDBELLUNO Un cinquantenne vicentino ha adescato studenti minorenni, lo conferma l’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Venezia e dalla polizia postale di Belluno che ha raccolto numerosi elementi a carico dell’uomo. L’attività investigativa ha preso avvio nel settembre 2021, a seguito della segnalazione pervenuta da una scuola di Belluno, che vedeva coinvolte alcune ragazze che lamentavano di essere state contattate su una piattaforma social diffusissima tra gli adolescenti, da un profilo privato e sconosciuto che, dopo aver ottenuto l’amicizia, entrava in confidenza con le minori fino a richiedere foto e video attinenti la sfera sessuale. La Polizia Postale, su disposizione della Procura di Venezia, ha svolto accurate analisi per poi proseguire con la perquisizione che ha portato al sequestro dello smartphone e la relativa SIM, probabilmente utilizzato per compiere il reato. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se siano state avvicinate altre minori sul web.
In questa fase di emergenza sanitaria è aumentato il tempo che i ragazzi trascorrono sui social network e di conseguenza è particolarmente alta l’attenzione nei confronti di fenomeni quali appunto l’adescamento on line e lo scambio di materiale pedopornografico. L’iperconnessione di questo periodo dei ragazzi in particolare, possono favorire le condotte criminose dei malintenzionati della rete, che tramite i Social Network e le chat, cercano di adescare le loro vittime sotto falsi profili, di conquistare la loro fiducia e poi di manipolarli sfruttando le debolezze e vulnerabilità tipiche della fase adolescenziale. È importante quindi educare i giovani internauti ad un utilizzo responsabile della rete e a prestare attenzione a qualsiasi piccolo segnale che potrebbe accendere qualche sospetto.
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