BELLUNO Era l’aprile del 2017 quando si scatenò l’incendio alla pizzeria Mordi e Fuggi di Pieve di Cadore. Prima delle fiamme l’esplosione. Fabio Laritonda ha confessato tra l’altro di aver incassato 5 mila euro per fare il lavoro “sporco”, al presunto complice Pasquale Ferraro ne erano stati promessi 500. Il pagamento avrebbe dovuto farlo la pizzaiola di un locale di Domegge, che ha testimoniato ieri per l’accusa affermando che il principale imputato le ha confidato di essere il responsabile del rogo e di aver ricevuto le chiavi del locale dal proprietario Alessandro Piccin, tramite Luigi Zanettin, detto “Proietti”, con l’incendio avrebbe voluto riscuotere il premio maggiorato dell’assicurazione. Prossima udienza il 7 luglio con i difensori Fontana