«La lotta allo spopolamento passa anche attraverso questi momenti – dice il presidente della Provincia, Roberto Padrin – bisogna dare al Bellunese i mezzi di cui ha bisogno un territorio di montagna».
BELLUNO «Serve uno slancio territoriale. Una forte unità d’intenti di tutte le forze politiche del Bellunese e di tutti i nostri rappresentanti a Roma. Solo così, con un gioco di squadra e con una logica senza confini politici, possiamo chiedere al governo la copertura economica totale dei danni da maltempo di dicembre 2020». Lo afferma il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi, delegato alla difesa del suolo, alla chiusura delle ricognizioni dell’emergenza meteo del 4-9 dicembre 2020. Alla lista dei danni infatti si sono aggiunte le attività economiche e i privati, con segnalazioni per quasi 4,5 milioni di euro. I danni sono concentrati soprattutto nella zona di Alpago, Chies, Tambre, Longarone e Feltre. La somma dichiarata dai privati cittadini ammonta a 3.266.000 euro, mentre le attività economiche e produttive sommano 1.131.000 euro. «Nel frattempo sono arrivate diverse integrazioni da parte dei Comuni per quanto riguarda i danni al patrimonio pubblico. La somma iniziale è salita ulteriormente e la cifra finale che abbiamo inviato al commissario per l’emergenza, Nicola Dell’Acqua, è di 194 milioni, per complessivi 526 interventi – spiega il consigliere Bortoluzzi -. Tra danni ai beni pubblici e segnalazioni dei privati sfioriamo i 200 milioni di euro, una cifra enorme che ora richiede uno sforzo da parte di tutte le forze politiche affinché il governo trovi la copertura finanziaria totale. Quello della Provincia è un appello all’unitarietà e al gioco di squadra, per il bene del territorio, dei cittadini e delle imprese».