Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di Daniele De Toffol, residente in Lombardia, sempre donatore di sangue da quasi 30 anni nella sezione di Belluno.
Sono un contribuente originario dell’ Agordino e attualmente residente in provincia di Varese. Rientrato per le ferie natalizie nel paese di origine con la mia famiglia ho avuto la necessità di andare presso il drive in di Agordo il giorno 28 dicembre 2021 per esecuzione di tampone molecolare con impegnativa del medico, in seguito alla segnalazione della scuola di mio figlio ricevuta in data 26 dicembre ore 16.00 e relativa alla positività di 2 compagni e conseguente messa in sorveglianza attiva di tutta la classe. Nonostante mia moglie avesse anche telefonato alla USLL per sincerarsi della possibilità di effettuare i Tamponi ad accesso libero per bambini sintomatici, dopo un’ ora di coda e senza preavviso mi si comunicava dalla infermiera di turno (peccato che non mi sono fatto dare il nome) che in seguito a comunicazione di pochi minuti prima il servizio veniva garantito solo ai prenotati. Tengo a precisare che i bambini e mia moglie erano sintomatici e con impegnativa medica e che il servizio non prevedeva la prenotazione. Ci hanno pertanto dirottati in Alpago zona Paludi dove in questo momento siamo ancora in coda, dopo essere partiti alle 8.30 da Falcade e con 2 bambini di 6 e 9 anni sintomatici ed esasperati in macchina. Chiamata la ULSS numero 1 mi hanno confermato che a loro non risultava la necessità di prenotazione per l’esecuzione di tamponi nel drive in di Agordo. Pertanto ringrazio del servizio che la regione Veneto garantisce ai contribuenti anche se fuori regione e nonostante tutto speriamo che il nuovo anno ci porti anche un miglioramento dei servizi sanitari.