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ROMA Brillanti risultati per il Bellunese alla dodicesima edizione del Premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale” promosso da Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia e ALI Lazio – Autonomie Locali Italiane, in collaborazione con il Centro Internazionale “Eugenio Montale”. Anche Unpli Belluno ha coinvolto le Pro Loco Bellunesi, motivandole a partecipare a questo importante premio aperto a tutti gli autori con lo scopo di salvaguardare uno dei dialetti o delle lingue locali d’Italia. Un importante risultato è andato a Cinzia Vecellio Mattia della Pro Loco di Auronzo di Cadore, che ha ottenuto un secondo posto ex aequo nella sezione “tesi di laurea”, intitolata a Tullio De Mauro, con il suo lavoro del 2021 dal titolo “L’Istituto Ladin de la Dolomites”, che tratta dell’istituto provinciale, con sede a Borca di Cadore, che tutela e promuove le minoranze linguistiche storiche e le tradizioni locali delle comunità ladine. In particolare, il lavoro di tesi è stato premiato per la valorizzazione e la salvaguardia del ladino bellunese (il primo posto è andato a un lavoro inerente il dialetto genovese). Soddisfazione anche per la poetessa fodoma Antonietta Crepaz, della Pro Loco Valle di Cadore, finalista nella sezione “poesia” per la scelta di presentare un componimento scritto in una lingua minoritaria, cioè il Ladino nella variante Fodom. Menzioni speciali ad alcune Pro Loco per aver egregiamente diffuso il premio: sono quelle di Alleghe, Auronzo di Cadore, Gosaldo Dolomiti, Valle di Cadore, Canale d’Agordo; stessa menzione anche all’Union Ladina Agordin Sotciusa. La cerimonia di premiazione si è svolta di recente a Roma presso la Sala della Protomoteca, in Campidoglio, alla presenza del presidente nazionale Antonino La Spina, del presidente Unpli Veneto Rino Furlan e del presidente Unpli Belluno Davide Praloran, che ha dichiarato: «Congratulazioni alle Pro Loco che hanno aiutato nel promuovere e diffondere l’iniziativa e anche ai partecipanti al concorso. Un plauso particolare va a Cinzia Vecellio Mattia e ad Antonietta Crepaz per aver saputo valorizzare così efficacemente delle lingue minoritarie e dialetti locali, oltre agli enti che li preservano, peculiarità del nostro territorio la cui tutela è uno dei compiti culturali cui sono chiamate anche le Pro Loco». L’edizione 2024, come confermato dal segretario del Premio Gabriele Desiderio, si è chiusa con un numero importante di partecipanti, oltre 400, così suddivisi nelle diverse sezioni: Premio Tullio De Mauro (58), Poesia edita (26), Prosa edita (24), Musica (39), Teatro (40), Poesia inedita (211), Prosa inedita (40). Il lavoro delle diverse giurie è stato complesso e articolato, visto l’alto numero di concorrenti e la varietà dei lavori pervenuti, e ha restituito come sempre uno spaccato importante delle lingue locali e dei dialetti a oggi utilizzati nel nostro paese.
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