VENEZIA “La sopravvivenza delle nostre comunità nei territori montani impone il rischioso passaggio tra il dover salvaguardare un ambiente prezioso e delicato e assicurare nel contempo le condizioni per impedire la desertificazione sociale”. Lo dice l’assessore al turismo Federico Caner per spiegare le motivazioni che stanno alla base del progetto, lanciato dalla Regione, di collegamento tra loro delle aree sciistiche delle Dolomiti del Veneto e delle confinanti province di Trento e Bolzano. “La Regione non vuole buttare via soldi e tanto meno distruggere un’ambiente e una natura che sono il presupposto stesso di quell’economia turistica che cerchiamo di ottimizzare. La logica che spinge a lavorare a un potenziamento dell’offerta non è quella di uno sviluppo incondizionato e senza limiti, ma quella di attuare degli interventi che siano innovativi e migliorativi anche dal punto di vista ambientale. Non mi arrendo di fronte a quella che troppi considerano una perdita ineluttabile conseguente all’impoverimento e allo spopolamento. Con buon senso, prudenza e coraggio la nostra montagna può continuare a essere viva e vitale”.