BELLUNOrecentoquindici anni or sono, nel 1704 veniva realizzato a Belluno, su disegno del trentino Andrea Pozzo, il grandioso convento dei gesuiti che nella città del Piave erano predicatori apprezzati fin dal Cinquecento. L’opera aveva avuto una lunga gestazione e nonostante ripetuti tentativi di attivazione di un collegio gesuita nel Cinque-Seicento, soltanto nel 1698, grazie alla generosità del nobile Giovanni Campelli, poterono insediarsi ed iniziare l’insegnamento in una sede provvisoria, nella via della Motta. Ventiquattro anni dopo la realizzazione del convento, fu aperta al culto anche la nuova chiesa di Sant’Ignazio, era il 1728 ma nove lustri più tardi la comunità venne soppressa e l’imponente struttura – come ricorda il sito beniculturali – venne adattata ad uso scolastico quindi anche del seminario vescovile e infine trasformata in caserma. Ora, a distanza di lustri dalla chiusura del Distretto militare sono previsti importanti lavori per il recupero dell’ex convento. L’esperta Marta Azzalini, in una delle serate organizzate tempo fa dalla Biblioteca civica bellunese ha avuto modo di ricordare che Andrea Pozzo, l’“architetto dei gesuiti”, realizzò per la Compagnia di Gesù dipinti, scenografie sacre, altari ed edifici ed in particolare a Belluno “progettò il Collegio dei Gesuiti in un’area all’esterno del contesto urbano, in una parte dell’immenso spazio che un tempo si chiamava “Favola”. Un complesso che, fondato nel 1704, conservava al suo interno magnifiche opere, come le due strepitose pale di Brustolon oggi nella chiesa di San Pietro… All’indomani della soppressione della Compagnia, venne chiuso anche il Collegio bellunese che nel corso dei secoli mutò destinazione d’uso diventando sede militare e, durante la seconda guerra mondiale anche prigione della Gestapo… Requisito nel 1797 dagli occupanti francesi per utilizzo militare, che ne comportò una parziale ristrutturazione interna con alterazione dei volumi originali, dal 1854 al 1862 fu sede dell’Istituto Militare di Educazione Inferiore asburgico, quindi divenne la sede del Distretto militare provinciale fino alla sua soppressione avvenuta nel 1995”. Ed ecco come l’enciclopedia on line treccani.it ricorda – sintetizziamo – vita ed opere di Pozzo noto anche come Del Pòzzo o Dal Pòzzo: “… scolaro dei gesuiti a Trento dove era nato nel 1642 (morì a Vienna nel 1709), maestro dell’illusionismo pittorico barocco, nel 1665, a Milano, entrò nella Compagnia di Gesù, dove raggiunse il grado di fratello coadiutore. Fu attivo a Milano, Genova, Mondovì, Torino prima di approdare a Roma chiamato da padre Oliva dove realizzò alcune delle sue opere di rilievo: le decorazioni nella cosiddetta cappella della Vigna (nell’attuale convento dei Frati minori di Sant’Antonio alle Terme a San Saba, 1682); quella del corridoio della Casa Professa, annessa alla chiesa del Gesù (1682-86); nella chiesa di Sant’ Ignazio, la finta cupola e la imponente decorazione della tribuna e della volta raffigurante la gloria del santo (1685-94) e la cappella con altare di San Luigi Gonzaga, la cappella con altare di S. Ignazio nella chiesa del Gesù (1695-99); decorazioni dell’altare maggiore e della cupola della chiesa del Gesù a Frascati (1699-1700). Da Roma inviò anche, sempre per la Compagnia di Gesù, progetti per le chiese di Ragusa, Lubiana,Arezzo, Belluno… Nel 1703 fu invitato da Leopoldo I a recarsi a Vienna, dove rimase fino alla morte… Tra le opere viennesi va segnalata la decorazione dell’università, del palazzo Liechtenstein del collegio dei Gesuiti (1704-09)”. NELLE FOTO (Wikipedia e Biblioteca Belluno): Il fabbricato dell’ex Collegio dei gesuiti e poi Distretto militare; il progettista Andrea Pozzo.