PIAZZA DUOMO, CUORE DI BELLUNO “De Marchi G. Belluno”, come è scritto sul retro, ha realizzato questa cartolina che porta come dicitura: “Belluno – Piazza e Palazzo della prefettura”. A dire il vero c’è dell’altro in questa porzione della “Città del Piave” che giustamente – lo scrive la libera enciclopedia Wikipedia – “Piazzo Duomo può essere considerato il cuore politico della città per tutta la sua storia” e ricorda che “Sulla Piazza si trovano palazzo dei Rettori, palazzo Rosso, palazzo dei Vescovi-Conti e la Cattedrale di San Martino, mentre al centro c’è la fontana di San Gioatà”. Viene inoltre precisato che l’ultima sistemazione della piazza avvenne nel 1873 dopo il terremoto che sconvolse la città il 29 giugno”. Non si fa cenno al Battistero a proposito del quale l’Archivio del Comune di Belluno documenta che “Edificato dopo il 1516 sulle fondamenta di una precedente chiesa, è dedicato a san Martino” e precisando che: “In seguito all’abbattimento dell’antico Battistero attuato nel 1555 per ampliare la piazza di fronte alla nuova facciata del Duomo, ne assunse il titolo e la funzione. Dopo il terremoto del 1873 che comportò la demolizione della vicina chiesa di S. Andrea, ne ospita la trecentesca Madonna delle Grazie mentre le sue numerose tavolette ex-voto (dal XV al XCIX secolo) sono conservate al Museo civico”. E conclude: “All’interno, a coronamento della grande vasca battesimale, un piccolo San Giovanni Battista opera di Andrea Brustolon (1662-1732)”. Dice la sua anche Infodolomiti: “Il Battistero sorge di fronte alla Cattedrale ed è conosciuto anche come chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il piccolo edificio esisteva già nel Duecento ma venne riedificato a seguito del terremoto del 1511 e dedicato ai Santi Martino e Giovanni. Al centro sorge il grande fonte battesimale sormontato da un coperchio a piramide da cui sporgono le testine scolpite degli Apostoli realizzate alla fine dell’Ottocento dallo scultore zoldano Angelo Majer, ed in cima rifulge la statua dorata del Battista, probabile opera giovanile di Andrea Brustolon (1704). Sull’unico altare si trova una piccola pala dipinta alla fine del Trecento con una elegante Madonna dell’Umiltà raffigurata tra i santi Pietro e Giovanni Battista e seduta su un umile prato”. Di nostro aggiungiamo in chiusura che la Piazza ci pare essere rimasta sostanzialmente immutata anche se a titolo personale preferiamo la versione datata: quella, per intenderci, che non aveva auto parcheggiate.
NELLE FOTO (De Marchi G. e Renato Bona): scorcio di Piazza Duomo come era e come è oggi.