COME IN UN GRAN CONCERTO
Viver così noi due come in un gran concerto
mentre qui attorno il morbo ara dentro il deserto,
tornare ancora un giorno a fare sinfonia
gestendo del tuo corpo la nitida armonia.
Tale è il mio sogno ora che questo virus l’ha interrotto:
poter suonarti ancora, flauto, arpa e controfagotto,
dirigere a bacchetta quegli spartiti che tu preferivi
fino ai crescendo intensi, fin dai più dolci abbrivi.
Sperando che ritorni l’era di coro e assolo:
senza la nostra orchestra, amore mio, non volo!