FALCADE Il 51° Stormo dell’Aeronautica Militare e l’Amministrazione comunale di Falcade hanno ricordato la memoria del Sergente pilota dell’Aeronautica Militare, Ferruccio Serafini, originario proprio di Falcade, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare e caduto in combattimento il 22 luglio 1943, a cui è intitolato il 51° Stormo di Istrana (TV). Alla cerimonia erano presenti il Comandante, Colonello Nadir Ruzzon, con una rappresentanza delle donne e gli uomini del 51° Stormo, i Labari della sezione Arma Aeronautica di Treviso, il Labaro della sezione di Belluno sempre dell’Aeronautica e il Labaro del Nucleo Associazione Arma Aeronautica di Istrana. Per il Comune di Falcade il vicesindaco Alvise Luchetta e, per i familiari, Sergio De Biasio, nipote della medaglia d’oro.
La cerimonia ha toccato il suo momento più significativo quando il “picchetto” in armi ha reso gli onori militari a ricordo dell’estremo sacrificio dell’asso dell’aviazione e di tutti i caduti nell’adempimento del proprio dovere. “E’ così che una persona normale diventa straordinaria, un eroe. Quello che abbiamo oggi lo dobbiamo a coloro che ci hanno preceduto ed è nostro dovere ricordarlo, come in questa importante occasione”. Ha detto il Colonello Nadis Ruzzon condividendo con i presenti le toccanti parole della madre di Ferruccio Serafini , mentre si reca a visitare la tomba della Medaglia d’Oro e di suo fratello, Sotto Tenente Andrea Serafini , anch’egli pilota durante la seconda guerra mondiale, accumunati dallo stesso destino.
Storia
Originario di Falcade, Serafini si arruola nella Regia Aeronautica il 25 novembre 1939, e dopo aver frequentato le varie scuole di pilotaggio, viene assegnato al 51° Stormo con allora sede sull’Aeroporto di Ciampino a sud di Roma. Durante il secondo conflitto mondiale, il 155 Gruppo del 51° Stormo viene dislocato a difesa degli impianti e delle infrastrutture della Sardegna. Il giovane Ferruccio, ormai temprato nelle più ardue e dure battaglie aeree, si era fino ad allora distinto per il coraggio, l’aggressività e la decisione dimostrata in combattimento, offrendosi spesso volontario quando maggiore era il rischio, lottando fino ad esaurire l’ultima cartuccia prima di fare ritorno a terra. Il 22 luglio del 1943, il Cielo di Sardegna fu da cornice di un accanito scontro che lo vide protagonista, nel quale “non pago del successo ottenuto con l’abbattimento di due incursori, uno sicuro e l’altro probabile, rimasto privo di munizionamento, si scagliava contro un terzo aereo avversario infrangendosi al suolo, in uno con esso nell’ultimo supremo olocausto” come recita la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare.Per il numero di rivendicazioni di abbattimento, il sergente pilota Ferruccio Serafini è considerato asso della caccia aerea italiana, e annoverato tra gli assi dell’Aeronautica Militare.
Il 51 Stormo Oggi:
Il 51 ° Stormo è uno dei Reparti di volo dell’Aeronautica Militare dipendente dal Comando Squadra Aerea per il tramite del Comando Forze da Combattimento di Milano. Il 51° Stormo è inserito nel sistema di difesa aerea di interesse nazionale, concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno senza soluzione di continuità. Oggi i velivoli Eurofighter del 51° Stormo sono sempre pronti al decollo per intercettare e riconoscere aeroplani sconosciuti o non in contatto radio o dei quali non si ha certezza della loro condizione. Recentemente, il 51° Stormo, grazie alla capacità di ricognizione aerea, ha fornito supporto alla Protezione Civile e alle istituzioni dello Stato impegnate in eventi di ordine pubblico e di calamità naturali come, ad esempio, in occasione terremoto dell’Aquila, di Amatrice, dello straripamento del fiume Panaro e dell’eruzione del vulcano Stromboli, fornendo una immediata situazione del territorio colpito che ha consentito di identificare i luoghi maggiormente colpiti e le vie di accesso da parte degli aiuti a sostegno della popolazione. La Bandiera del Reparto è decorata di Medaglia d’Oro (1952) e di Medaglia d’Argento (1952) al Valor Militare e di due Croci di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia (2015 e 2019).
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