VENEZIA “Inaudito che ci siano attività che non possono aprire, mentre sembra che ci siano delle enclave dove tutto è possibile”. Così l’assessore regionale allo sviluppo economico e al commercio commenta le immagini del Padova Pride Village “che fotografano una situazione di assembramento senza il rispetto delle norme antiCovid”. “Una situazione paradossale – continua l’assessore regionale – per non dire di peggio. Abbiamo migliaia di imprenditori che non riescono nemmeno ad aprire, penso alle discoteche ad esempio, e commercianti che devono attenersi a norme rigidissime e che perdono ogni giorno clienti su clienti. Tuttavia è palese che esistano zone franche in cui tutto è ancora permesso. Al di là della reale pericolosità di questi comportamenti folli osservati probabilmente da chi pensa che il Covid e il lockdown siano e siano stati una passeggiata, la cosa ancor più grave è che, di fatto, chi segue le regole come i nostri esercenti venga chiaramente penalizzato”. “L’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) ha ragione nel pretendere che le norme vengano rispettate da tutti e che ci siano controlli efficaci perché chi sbaglia paghi; – conclude l’assessore – ogni giorno leggiamo di multe, chiusure, mentre qui ci troviamo di fronte allo scandalo di una movida non autorizzata. Le regole devono valere per tutti, altrimenti, citando Orwell, siamo tutti uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri”.