L’anniversario è domenica. E’ fra l’altro considerata un “prezioso scrigno” di opere d’arteRicorre domani, domenica 23 giugno 2019, l’anniversario numero 229 della dedicazione (anno 1790) della chiesa di Santa Giustina della frazione Villagrande di Auronzo di Cadore (dove è parroco don Renzo Roncada e cooperatore parrocchiale don Augusto Antoniol – ndr.). Lo ricorda l’ultimo numero del settimanale “Domenica” edito dalla Diocesi di Belluno-Feltre e diretto dal vescovo emerito Giuseppe Andrich. Il sito Infodolomiti a sua volta rammenta che “La Chiesa di Santa Giustina, nonché parrocchiale di Auronzo di Cadore, sorge al centro dell’abitato di Villagrande e la sua costruzione risale al 1762. Di poderosa mole, appare esternamente di semplice e lineare architettura, ma cela al suo interno una struttura composita e scenografica che lascia stupito il visitatore. Progettato dall’architetto Angelo Del Fabbro e dal friulano Domenico Schiavi, l’edificio sacro conserva opere d’arte di noti artisti locali come Giovanni De Min, Antonio Schiavi, Tomaso Da Rin e Grigoletti”. Per quanto concerne l’architettura va detto, sempre con Infodolomiti, che la struttura, semplice e lineare, “si compone di una sola navata a pianta rettangolare,un presbiterio quadrangolare e assume un certo dinamismo grazie alla ripetizione di pilastri in stile corinzio e nicchie che ospitano altari e pale di noti artisti”. Caratterizza le pareti un cornicione composto da diversi elementi architettonici con mensole, filo conduttore dell’architettura interna, mentre il soffitto si presenta a volte. Sopra l’ingresso, l’orchestra ospita l’organo del celebre Callido. Infine le opere d’arte di questo che viene considerato un prezioso scrigno, custode di affreschi, dipinti, organo e sculture. In particolare per quanto concerne gli affreschi si segnalano le opere di Antonio Schiavi, che ha affrescato la navata centrale con la raffigurazione del Martirio e gloria di Santa Giustina e delle figure dei Santi Lucano e Prosdocimo. Ancora: sull’altar maggiore, realizzato da G. Mattiussi di Udine, trovano collocazione due statue marmoree raffiguranti Santa Giustina e San Prosdocimo, eseguite da Ricci di Padova. Nel catino absidale è possibile osservare un affresco raffigurante le Virtù teologali e nell’abside spicca un affresco risalente al 1855 con la Trasfigurazione di Cristo, entrambi di Giovanni De Min. Interessanti anche gli affreschi della volta eseguiti da Antonio Schiavi. Lungo le pareti dell’aula vi sono ben quattro altari marmorei in stile tardo barocco accolti all’interno di quattro delle sei nicchie che si aprono ai lati della navata. In fondo alla navata di destra l’altare di Cristo in Croce eseguito da Pischiutta da Gemona, di fronte l’altare di Aloi di Gemona con la statua marmorea della Madonna con il Bambino di De Luca Cinque da Borca. Nella nicchia centrale di destra si trova invece l’altare marmoreo con il bassorilievo di Fantoni raffigurante le Tentazioni di Sant’Antonio abate, autore anche del bassorilievo dell’altare collocato dalla parte opposta della navata, dove è possibile osservare anche un tela del Grigoletti. Nella prima nicchia di destra, vicino all’ingresso è degna di nota la pala di Giovanni De Min con le Anime purganti, un olio su tela custodito in un altare lapideo, mentre di fronte un altro altare lapideo ospita un olio su tela di Tomaso Da Rin raffigurante la Sacra Famiglia.
NELLE FOTO (Giovanni Violano): La chiesa di Santa Giustina a Villagrande di Auronzo di Cadore.