BELLUNO “Chi ama la montagna ha l’obbligo di tesserarsi con il Cai”, lo dice il presidente della sezione Cai di Belluno Paolo Barp, “Siamo garanti della sicurezza non solo in quota, non tutti sanno cosa facciamo” commenta il presidente feltrino Angelo Ennio De Simoi. Pulizia dei sentieri, manutenzione delle ferrate, gestione dei rifugi, corsi ed attività di formazione. Il CAI è la montagna. Le numerose attività che l’associazione porta avanti grazie alle sue sezioni dislocate su tutto il territorio provinciale hanno bisogno però di essere supportate. Oggi più che mai il tesseramento al CAI, oltre a dare grandi benefici ed opportunità, è un sostegno concreto ai volontari bellunesi sia dal punto di vista economico che dal lato pratico. Per questo le sezioni della provincia hanno deciso in maniera unitaria di portare avanti la campagna tesseramento in modo da far conoscere ad una platea più ampia possibile non solo l’offerta del CAI ai soci ma anche le tante attività che vengono svolte. “Il socio CAI è una persona che si distingue nell’ambiente montano perchè porta con sé cultura, rispetto e salvaguardia del territorio”, spiega Paolo Barp, presidente della sezione di Belluno . “Credo che aderire al Club Alpino Italiano sia un dovere per chi ama e frequenta la montagna, per chi la vuole vedere a 360° e non come un posto mordi e fuggi. Il CAI”, prosegue Barp, “forma le
persone per andare in montagna, con corsi che mirano alla sicurezza, e porta avanti numerose attività. Ritengo che la cultura sia fondamentale. Non siamo solo attivi per la pulizia dei sentieri e la manutenzione delle ferrate ma spieghiamo anche la storia del nostro territorio, impariamo a conoscerlo e a tutelarlo anche guardando agli eventi del passato. Siamo sempre presenti e credo che un ruolo di rilievo sia svolto dai rifugi. Un presidio importante in quota, soprattutto in condizioni spiacevoli e nelle situazioni più pericolose.” Un concetto, quello della sicurezza e della presenza in montagna, che viene ribadito e sottolineato anche dal presidente del Cai di Feltre, Angelo Ennio De Simoi. “La gestione dei rifugi che viene fatta dal CAI ha lo scopo di mantenere un presidio in quota che altrimenti mancherebbe e con esso verrebbe meno la sicurezza per chi frequenta la montagna. Sicuramente i gestori dei rifugi non lo fanno per interesse economico ma per un senso d’altruismo, di solidarietà e di condivisione proprio delle nostre genti. Sono questi i valori del CAI. Molto spesso incontro dellagente sui sentieri e chiedo loro se sono consapevoli di chi mantiene puliti ed accessibili i sentieri”, racconta De Simoi, “solo una netta minoranza mi parla del CAI. Così, come sezione feltrina, abbiamo iniziato a porre sotto i cartelli segnaletici il nostro marchio. Se si frequenta la montagna in sicurezza e si usurfruisce dei servizi presenti, molto spesso opera di volontari, sono convinto che l’unico modo per dare un sostegno concreto a tutto ciò è iscriversi al CAI.”
Per ulteriori informazioni su costi ed iscrizioni è necessario recarsi alla sede territoriale di appartenenza oppure contattare i referenti delle varie sezioni, anche consultando online i vari siti web.
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