VOLTAGO. «Circa un milione di kilowatt/ora prodotti, un risparmio complessivo per mancato consumo pari a 220 mila euro all’anno e un guadagno per la comunità per la vendita di energia di 120 mila euro all’anno con un incentivo ventennale». Sono i vantaggi che un investimento come quello che ha in mente l’amministrazione comunale di Voltago per la realizzazione di un campo di pannelli fotovoltaici potrebbe generare in termini di produzione di energia verde e di diminuzione della bolletta per Comuni, cittadini e imprese. La giunta voltaghese, guidata dal sindaco Giuseppe Schena, ha commissionato all’ingegner Giancarlo Manganella di Feltre uno studio di fattibilità tecnico-economica per capire se è possibile posizionare sul territorio comunale dei pannelli fotovoltaici con potenza complessiva di un megawatt.
«Vogliamo essere chiari con i cittadini e non generare false aspettative – dice Schena – siamo in una fase embrionale, senza certezze sul risultato finale. Noi abbiamo stanziato 10 mila euro per questo studio. Se il professionista non dovesse ravvisare le condizioni per la realizzazione del campo fotovoltaico, noi pagheremo al professionista la perizia svolta, ma i soldi non spesi torneranno a bilancio». L’ingegner Manganella salirà a Voltago la prossima settimana per i primi rilievi, poi inizierà a valutare la fattibilità dell’opera. Nel frattempo l’amministrazione comunale di Voltago ha ragionato sia sulla spesa che sarebbe necessario sostenere per concretizzare l’idea, sia sulle conseguenze economiche che ciò potrebbe comportare per l’ente e per i cittadini. «Coi fondi del Pnrr – spiega il sindaco Schena – vengono finanziate le comunità energetiche per Comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, come nel caso di Voltago. Il fondo è di 2,2 miliardi di euro per riuscire a finanziare 2500 Comuni entro il 2026 con una somma di poco inferiore al milione ciascuno».
Per comunità energetiche si intendono – si legge sul sito italiadomani.gov.it «le coalizioni organizzate di utenti che collaborano tra loro per produrre, consumare e gestire energia pulita attraverso uno o più impianti locali». Esse possono avere una composizione molto varia (cittadini, cooperative, associazioni senza scopo di lucro, condomini, attività commerciali e imprese del territorio…), ma hanno tutte lo stesso obiettivo: fornire energia rinnovabile per autoconsumo ai propri membri . L’obiettivo della giunta voltaghese, se ci saranno le condizioni, è quello di partecipare al bando del Pnrr per ottenere i fondi necessari all’investimento che consentirebbe poi di azzerare la spesa energetica elettrica del Comune e di diminuire al contempo quella dei singoli cittadini che decideranno di sottoscrivere l’atto costitutivo della comunità energetica. «In base alle prime indicazioni che ci ha fornito il professionista che abbiamo interpellato – spiega Schena – l’investimento ammonterebbe a circa 1,2 milioni di euro per la realizzazione del campo, salvo poi variare la potenza in funzione dei soldi disponibili. Il campo produrrebbe un milione di kilowatt/ora, circa 600.000 dei quali si prevede saranno autoconsumati e corrispondono al consumo totale annuale di 250 famiglie di media o al risparmio del 30% del consumo annuale di 750 famiglie. Andremmo dunque a risparmiare annualmente complessivamente, per mancato consumo, 220 mila euro e il guadagno annuale monetario della comunità per la vendita dell’energia e per l’incentivo ventennale sarebbe di circa 120 mila euro». L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di riuscire a ridurre la bolletta energetica mitigando gli aumenti e, di conseguenza, a liberare risorse per la spesa corrente. «Come già detto in altre occasioni – dice Schena – noi abbiamo l’urgenza di avere un vigile a tempo pieno e di avere un ufficio tecnico che funziona a 36 ore. Attualmente il nostro responsabile, Simone Barazzuol Gava, è a 18 ore. Siamo molto soddisfatti del suo lavoro, ma ci serve una figura a 18 ore che incrementi l’organico dell’ufficio tecnico o una a 36 ore da porre accanto all’attuale responsabile».
IERI ALLA RADIO
UN CAMPO FOTOVOLTAICO PER DARE AL COMUNE UN MEGAWATT PER IL TERRITORIO. INTANTO SI RIDUCONO I CONSUMI CON LAMPIONI SPENTI DALLA MEZZANOTTE ALLE CINQUE DEL MATTINO
VOLTAGO. Da un lato l’idea di realizzare un campo fotovoltaico per liberare risorse per l’assunzione di personale, dall’altro la necessità impellente di spegnere i lampioni di notte per risparmiare dopo la bolletta di settembre. L’amministrazione comunale di Voltago, guidata dal sindaco Giuseppe Schena, si sta muovendo su due fronti per avere risultati sia a lungo che a breve termine sul piano del risparmio energetico e, di conseguenza, sulla gestione della spesa corrente da cui dipendono le possibilità di manovra dei Comuni.
Lo scorso 21 settembre l’ufficio tecnico comunale ha infatti affidato l’incarico all’ingegner Giancarlo Manganella di Feltre per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un campo fotovoltaico della potenza di un megawatt sul territorio del Comune di Voltago. «Abbiamo stanziato 10 mila euro per fare questo studio – spiega il sindaco Giuseppe Schena – il progettista ha il compito di fare le verifiche e di individuare, se c’è, l’area di proprietà comunale ottimale dove installare i pannelli fotovoltaici. Ci sono tante cose di cui tener conto a partire dai vincoli paesaggistici e ambientali. Non è detto che riusciremo a centrare l’obiettivo. Nel caso non fosse possibile dare concretezza alla nostra idea, pagheremo la perizia al tecnico e cercheremo altre soluzioni».Il Comune di Voltago ha infatti un problema da risolvere e cioè quello di sbloccare risorse per poter assumere nuovo personale. «Il modo per farlo – dice Schena – è quello di sbloccare l’indice assunzionale, riducendo la spesa corrente. Noi abbiamo bisogno di assumere un vigile (al momento abbiamo una convenzione con il Comune di Rivamonte per il servizio a chiamata della loro guardia) e un responsabile dell’ufficio tecnico a tempo pieno (attualmente è a 18 ore). Per questo l’ipotesi che abbiamo fatto è quella di puntare sul campo di pannelli fotovoltaici, un’operazione che ci consentirebbe di risparmiare soldi nella bolletta energetica. L’idea di base è quella di un campo di due ettari. Ora dobbiamo attendere i risultati della perizia del tecnico e poi sarà eventualmente nostra cura illustrarli in un incontro con la cittadinanza». Nel frattempo la giunta Schena ha deciso di intervenire subito per ridurre i consumi di energia elettrica dopo che la bolletta di settembre è andata oltre le previsioni. A breve, infatti, i lampioni dell’illuminazione pubblica presenti sul territorio comunale verranno spenti dalla mezzanotte alle 5 del mattino. L’indirizzo per agire in questo senso è stato dato al sindaco dalla giunta nella seduta di venerdì scorso. «Tale volontà – spiega Schena – verrà resa concreta con una mia ordinanza. Prima, però, aspetto un sopralluogo da parte della ditta che aveva installato i nuovi corpi illuminanti a led per capire se c’è la possibilità di inserire un sistema sull’impianto che consenta un controllo da remoto. In caso di emergenza, per esempio una nevicata, dobbiamo poter essere in grado di riaccendere le luci anche durante la notte in modo da facilitare e rendere più sicure le operazioni di sgombero neve». A spingere la giunta a tale provvedimento sono stati i dati forniti dall’ufficio ragioneria. «A bilancio avevamo già messo una cifra che teneva conto delle maggiorazioni nei costi dell’energia – conclude il sindaco di Voltago – con la bolletta di settembre abbiamo avuto tuttavia un aumento di 20 mila euro. Spegnendo i 352 lampioni presenti sul territorio comunale stimiamo di risparmiare circa 20 mila euro in un anno. Ovviamente con la tariffa attuale».
L’AUMENTO IN BOLLETTA VANIFICA LO SFORZO DEL COMUNE NELL’EFFICENTAMENTO ENERGETICO
La crescita del costo dell’energia ha di fatto azzerato il risparmio ottenuto dal Comune di Voltago con la sostituzione dei vecchi punti luce. Il costo dell’energia consumata dalla rete pubblica stradale era infatti diminuito da 28 mila euro a 11.500 euro nel 2020 dopo gli interventi di efficientamento energetico. Nel 2021 era già salito a 19 mila euro. La proiezione per il 2022 è di 32 mila euro. Dal luglio scorso e fino a dicembre, al prezzo attuale, l’aumento sulla previsione che il Comune aveva stimato ad aprile è di circa 20 mila euro: 12 mila in più per l’illuminazione pubblica e 8 mila per gli immobili di proprietà comunale. Per quanto riguarda il 2023 la proiezione, stimata con prezzo al 1° luglio 2022, è di una spesa pari a 37 mila euro, con un aumento di 25 mila euro rispetto alle previsioni fatte dagli uffici. «Con l’operazione di razionamento dell’energia pubblica stradale che andremo ad effettuare prossimamente – spiega il sindaco di Voltago, Giuseppe Schena – vogliamo assicurare il riscaldamento delle strutture essenziali del nostro comune come la scuola dell’infanzia e quella primaria».