BELLUNO Puntualmente è stato distribuito il semestrale “Le Dolomiti bellunesi”, rassegna (diretta da Ernesto Majoni delle sezioni bellunesi del Club Alpino italiano, stampata da Grafiche Antiga di Crocetta del Montello e giunta all’anno numero 42.E’ impreziosita dalla splendida copertina (autore della foto Giorgio Fontanive che l’ha scattata alle 7,16 del 6 ottobre dello scorso 2019) definendola: “Aurora dal Passo San Pellegrino verso la civetta: un grande regalo per chi è transitato nei pochi minuti di uno spettacolo trascendentale”. Nel suo editoriale, intitolato “Limiti per i ‘bisonti’ della strada”, il direttore Cavallet affrontando il sempre attualissimo tema dell’ambiente e degli interventi considerati indifferibili per mettere in sicurezza il pianeta, arriva alla conclusione che: “… una limitazione – bene argomentata con dati che poco lasciano all’interpretazione in tema di fragilità del territorio – può e deve essere considerata”. E che “Le autorità competenti in materia sono chiamate a dare risposte rapide ed efficaci. E su di loro, la collettività bellunese deve esercitare la massima pressione”. “Le Dolomiti Bellunesi” ospita quindi i seguenti servizi tutti di notevole interesse: “Schiara, Pèlf, Caiada. Cenni storici ed esplorativi dagli anni ’20 al 1960” con testo e immagini di Corrado Angelini, delegato della Commissione medica Uiaa; “San Mamante. Un santo, una chiesetta, una valle”, testo e immagini di Giuliano Dal Mas, sezione di Belluno Gism; “Cansiglio ieri e oggi”, testo di Pier Giovanni Fain, immagini di Lorenza Tita Fain; “La strada di Amelia”, approfondimenti su un percorso che ha unito l’Agordino del medio Cordevole al mondo ladino”, testo e immagini di Giorgio Fontanive, sezione Agordina Cai; “I cugini De Carlo di Calalzo di Cadore. Alpinisti, guide alpine e soldati”, testo di Antonella Forner, sezione Cai di Calalzo, immagini d’archivio della stessa Sezione; “Le Alpi nel mondo antico”, di Luisa Manfroi della Sezione agordina; “La geopolitica delle Alpi, tra storia e geografia. Attualità di Paul Guichonnet (1920-2018)”, testi e immagini di Silvia Metzeltin, Caai; “La schitarola. Alpinismo di quasi settant’anni fa”, testo di Paolo Pellegrini senior; “Fabbri, il giudice del Vajont”, testo e immagini di Maurizio Reberschak; “La Wolf Glanvell Hutte e la Sciara del Minighèl”, appunti poco noti di storia dell’alpinismo ampezzano”, testo e immagini di Roberto Vecellio, Sezione di Cortina. In chiusura: Senza barriere, l’angolo del Gism che si occupa di “Alpinismo al femminile: è ancora tanta la strada da fare”; Notiziario in cui, fra l’altro, la Fondazione G. Angelini di Belluno si sofferma su “Il dopo Vaia sotto i riflettori dei convegni”; le Cronache sezionali e l’annuncio che, per ricordare il quarantennale dalla fondazione, la Rivista “che dall’ormai lontano 1978 racconta l’andar per monti nelle Dolomiti bellunesi”, ha commissionato la realizzazione di un supporto Usb con le scansioni di tutti i fascicoli pubblicati fino al Natale 2017: migliaia di pagine ed immagini “che raccontano una lunga storia di alpinismo, cultura e vita alpina tra le nostre montagne e non solo”. Il supporto è a disposizione di Sezioni e soci del Cai al costo di 30 euro; è consigliata la prenotazione telefonando al 389-5866235 o scrivendo all’indirizzo e-mail:[email protected].
NELLE FOTO(riproduzioni dalla Rassegna): la splendida copertina della pubblicazione Cai; Giovanni Angelini; Cascata in valle; il Cansiglio; il casotto dell’antica dogana; sulle Marmarole; Guichonnet con Ester Cason della Fondazione Angelini; la Torre Grande; il giudice Mario Fabbri (a destra), giudice istruttore del Vajont con il procuratore della Repubblica di Belluno, pure lui scomparso, Arcangelo Mandarino; Agostino Demenego,Cesare Menardi e Angelo Valle in una baracca sul Monte Castello in alta Val Travenànzes.