FELTRE Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della strada comunale che conduce all’abitato di Arson, ora riaperta a doppio senso di marcia. La strada, nel tratto che precede l’area del cimitero, era stata gravemente danneggiata dagli eventi atmosferici eccezionali dei primi giorni di novembre del 2012, che avevano causato un grosso cedimento franoso a valle della carreggiata, ma distacco di materiali anche nella parte superiore. A seguito dell’evento calamitoso, il Comune di Feltre aveva segnalato alla Regione Veneto la necessità di un intervento per la messa in sicurezza della carreggiata, ottenendo lo stanziamento necessario dal commissario delegato. I lavori sono consistiti nella rimozione e nello smaltimento delle gabbionate a valle della sede stradale; è stata quindi realizzata una cortina di micropali collegati in sommità da un cordolo in cemento armato gettato contro il muro in pietrame esistente e ancorato al versante di monte mediante chiodi autoperforanti. Si è provveduto inoltre al ripristino funzionale del sistema paramassi presente alla sommità del muro di sostegno di monte, danneggiato anch’esso dal maltempo, e infine alla posa del nuovo manto di asfalto sul tratto di carreggiata interessato dai lavori. L’importo di spesa complessivo è pari a 120 mila euro. “Con l’intervento lungo via Arson restituiamo alla sua piena funzionalità e sicurezza l’arteria principale di collegamento con la frazione”, sottolinea l’assessore ai lavori pubblici, con delega alle frazioni, del Comune di Feltre Adis Zatta. “Tutti oramai sappiamo quanto il nostro territorio soffra di numerose fragilità sul piano idrogeologico, aggravate purtroppo dai gravi eventi atmosferici che si sono ripetuti negli ultimi anni. La nostra attenzione rimane però massima anche e soprattutto nei confronti delle frazioni, dove – compatibilmente con le risorse a disposizione – siamo impegnati a portare avanti il programma di interventi per la messa in sicurezza, soprattutto della rete dei collegamenti stradali”.