BELLUNO Confcommercio, interpellata dai propri delegati territoriali, segnala come da tutto l’Agordino stiano giungendo in questi giorni lamentele da parte di molte attività economiche associate che hanno ricevuto da Valpe Ambiente l’ultima fattura Tari comprendente una voce significativa quale l’acconto per il primo semestre 2021. Ci troviamo ancora nel pieno dell’emergenza pandemica, con centinaia di attività che hanno perso pressoché del tutto la stagione invernale, che non lavoreranno a Pasqua e che non hanno la minima certezza sulle prospettive future. Quindi, di fatto, incassi azzerati. Esercizi pubblici, negozi, alberghi, rifugi, campeggi che hanno subito mesi di restrizioni e di divieti, che non hanno potuto lavorare se non in via molto marginale, e che ora si vedono conteggiare costi per servizi non ancora goduti e per consumi di rifiuti non ancora prodotti. Confcommercio ha immediatamente scritto ad Unione Montana e Valpe evidenziando il malessere emerso e chiedendo di sospendere la riscossione degli acconti in attesa che le attività del territorio possano tornare ad una parvenza di normalità purtroppo ancora lontana. È sotto gli occhi di tutti come il comparto turistico commerciale e dei pubblici esercizi sia quello più interessato dalle limitazioni operative ed il più colpito dalle restrizioni agli sposamenti in capo alla popolazione. Così come GSP a fine anno aveva accolto le perplessità espresse rispetto ad analoga situazione confidiamo che anche l’Unione Montana Agordina e la Valpe decidano di rivedere la prassi avviata.