VENEZIA Dalla sede della Protezione Civile a Marghera, il Presidente del Veneto Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
I NUMERI 1.933.088 TAMPONI MOLECOLARI, 1.410.000 TEST RAPIDI, 28.087 POSITIVI (+191), 4027 ATTUALMENTE POSITIVI (+62), 9858 IN ISOLAMENTO, 234 RICOVERATI DI CUI 167 POSITIVI, 67 NEGATIVI 29 PERSONE IN TERAPIA INTENSIVA DI CUI 22 POSITIVI E 7 NEGATIVI 2189 DECEDUTI 176 LE PERSONE SINTOMATICHE SU 4027 POSITIVI OVVERO IL 4,37%. eravamo abituati a percentuali più basse, ma ci sono positivi asintomatici al Covid con sintomi dell’influenza ma non del Coronavirus. I positivi su tutti quelli che sono a casa sono il 40% degli oltre 9800. DIMESSI 4117 (+3)
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
SCUOLA LE NOVITA’: Isolamento da 14 giorni non più a casa: Test rapidi in classe senza scomodare le famiglie ad accompagnare i figli ai drive in. TEST RAPIDI Diamo i test rapidi ai medici, grazie a quanti lo faranno agevolando il nostro lavoro e dando un servizio unico al cittadino. Spero che molti aderiscano a questa nostra richiesta, non possiamo obbligarli ma faccio una preghiera perche’ accolgano la nostra proposta anche per evitare i 2-3 chilometri di coda che si formano ai punti di accesso rapido. AI PAZIENTI chiedo di essere pazienti, non tutti i medici vorranno i test rapidi, nel giro di una settimana saremo a regime, da lunedi iniziamo la distribuzione. « In caso di contagio il test rapido lo faranno i nostri operatori entrando nelle scuole per l’esame. «Ad oggi nessun obbligo di mascherina come in altre Regioni – ha affermato Zaia -, stiamo valutando, per ora non se ne parla, ma non escludo che in futuro le cose possano cambiare».
La Regione presenta il test innovativo, test rapido di nuova generazione in futuro non servirà più il successivo test molecolare. Oggi firma di un’ordinanza importante che non interviene sul comportamento della popolazione ma relativa alla ripresa dell’atività scolastica. Se c’e’ un positivo in classe andiamo noi a scuola non serviranno più le trasferte verso i drive-in chiederemo ai genitori di firmare un modulo autorizzativo. Ad oggi ci sono 187 positivi su 7000 studenti (0,3%). La classe dovrà seguire alcuni accorgimenti ma eviteremo di svuotare le scuole, infatti la classe non sarà più messa in isolamento fiduciario, a tampone negativo si sta a scuola. TAMPONI RAPIDI su nostra pressione e richiesta sono stati approvati. Abbiamo lanciato il tampone rapido partendo da quello coreano, fortuna che dicevano che non funzionava adesso lo usano tutti. Ne abbiamo 500mila in magazzino e abbiamo chiuso la gara anche per altre Regione, Lazio, Friuli, Emilia, LIguria, Trento. Lombardia e Piemonte, stiamo comperando con gara per tutti. Il test rapido se positivo richiede la conferma al tampone, fino all’arrivo dei test rapidi di ultimissima generazione, sensibili e, a quanto sembra, affidabilissimi. Togliamo di mzzo tutti i certificati che accompagnano la nostra quotidianità ridando ai medici il potere di valutare i sintomi e decidere cosa fare, se il tampone oppure no. Diamo gratuitamente i test rapidi a tutti i medici pediatrici e medici di base, dotazione minima e rimpinguabile dalle Ulss su chiamata.
IL DOTTOR ROBERTO RIGOLI mostra in diretta Facebook come funzionano i test rapidi.. Il presidente Zaia si è prestato ad eseguire il test con il batuffolo di cotone infilato nel naso autonomamente, in modo indolore non in profondità come il tampone. Lo strumento una volta inserito il mircochip esegue la diagnosi. Il risultato in 10 minuti.«Stiamo pensando di arrivare all’autoanalisi, con test che i cittadini possano fare da soli», Zaia auspica succeda già nel giro di una settimana. A PROPOSITO DEL TEST AL GOVERNATORE LUCA ZAIA E’ RISULTATO NEGATIVO.
DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO Scuola: va in ordinanza un protocollo che riguarda la gestione dei contatti di un soggetto positivo. Si puo’ trattare di uno studente ma anche di insegnante o personae non docente che risulti positivo. Il protocollo va incontro a due ordine di fattori: avere il controllo della diffusione del contagio nella scuola ma anche evitare spostamenti ai genitori. Ci sono i bambini piccoli della scuola dell’infanzia e primo anno della primaria (fino a 6 anni) dove adottiamo un certo tipo di comportamento e poi tutti gli altri. Per i più piccoli fino a 6 anni se abbiamo un soggetto positivo in classe tutti vanno in isolamento perché il tipo di comportamento e il rispetto delle distanze non puo’ essere garantito rispetto a chi ha un’altra età. Se ci troviamo difronte ad un positivo dai 6 anni in su viene valutato. C’è un referente covid in ogni scuola e uno nelle aziende Ulss, parlano tra loro si identifica la classe, studenti e insegnati vengono attenzionati cosi’ come i contatti della scuola. L’operatore della scuola si mette d’accordo con la Ulss che va a fare i tamponi in classe valutando se la scuola e’ affidabile nel rispetto delle misure da seguire: distanze, organizzazione per le pratiche di igiene respiratoria. Poi parte il tampone e se non ci sono casi secondari di positività la classe non viene messa in quarantena. Gli studenti possono continuare la frequenza scolastica con il rafforzamento dei comportamenti dentro e fuori le mura scolastiche: distanze, mascherina anche in condizione statica e non solo negli spostamenti. Vengono evitate tutte e attività in comune, la ricreazione viene fatta in momenti diversi. Per gli insegnati vale la stessa procedura. FAMIGLIA E VITA IN COMUNITA’ nei 14 giorni dove il soggetto potrebbe sviluppare sintomi la famiglia deve avvisare subito l’Ulss se ci sono sintomi. La temperatura va misurata tutti i giorni casa. Nei 14 giorni i bambini non devono frequentare palestre, piscine, feste, quindi una condotta rigorosa di sorveglianza. Dopo 10 giorni da contatto con il caso positivo viene fatto un secondo tampone. Il meccanismo consente la continuità scolastica e non abbassa la guardia. Se cambierà lo scenario epidemiologico cambierà anche il protocollo. Ad oggi il contatto di un contatto (cioe’ il caso C) non necessita di quarantena.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/764234021035759