VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
NELLE ULTIME 24 ORE TAMPONI 677092 (+7400), POSITIVI 19154 (+2), RICOVERATI NON CRITICA 382 (-3, 110 POSITIVI), TERAPIE INTENSIVE 29 (0, 6 POSITIVI), MORTI 1918 (0, NELLE ULTIME ORE MORTO UN PAZIENTE DI SCHIAVONIA) IN OSPEDALE 1377, DIMESSI 3380
MARIA ANNA VALENZA IN CASA DI RIPOSO DI VICENZA 100 ANNI E 3 MESI E 12 GIORNI E’ GUARITA DAL COVID. E’ STATA FATTA FESTA AL SECONDO TAMPONE POSITIVO
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Stiamo portando avanti tutte le linee guida abbiamo chiuso anche con i teatri, cinema, discoteche, casino’ e sale da gioco. Stiamo attendendo una convocazione del Governo per capire cosa di farà rispetto alle linee guida. Abbiamo ancora in piedi la fascia 0-3 per gli asilo nido ed e’ partita bene la 3-17. E’ scandaloso che il Governo dopo 10 giorni per un dibattito interno non si siano ancora date risposte alle nostre linee guida. Spostamenti: siamo contrari alle limitazioni per chi viene in Veneto è fondamentale la libera circolazione con le regole da rispettare sui dispositivi. La mascherina oggi viene utilizzata secondo le regole del DPCM che prevede il dispositivo in ambiente chiusi o all’aperto quando non c’è il distanziamento ovvero in casi di assembramento. Spero si risolva il problema Grecia che prima hanno chiuso, poi hanno aperto alle Regioni poi hanno parlato di luglio. Mi aspetto una soluzione poiché la Grecia è in area Shenghen diversamente dalla Croazia che non lo è ma ha aperto a tutti. L’apertura delle frontiere dovrebbe essere gestita dall’Europa
TRENI SOVRA AFFOLLATI CON RESSA DA STADIO Ho parlato con l’assessore De Berti questo è l’effetto della riduzione della capacità dei treni, meno 50 per cento. C’è poi la voglia di muoversi. Dobbiamo evitare assembramenti e disservizi, Trenitalia è in grandi difficoltà sappiamo che non ci sono treni per tutti e credo sia ragionevole pensare che come accade altrove che se se non c’è il distanziamento si usa la mascherina. Bisogno rivedere le regole del trasporto pubblico locale oppure con la riapertura delle scuole sarà caos totale, sono per l’omologazione standard con la mascherina. Il tema va affrontato se ci sono rischi lo dovranno dire i sanitari. Ce lo diranno gli esperti ma dicendo no si mette in dubbio la validità della mascherina, sui luoghi di lavoro dal 13 aprile se e’ rispettata la distanza si sta senza mascherina.
DOMANI MANIFESTAZIONE IN PIAZZA FERRETTO CI SARA’ ? Non è l’orario migliore ma cercheremo di risolvere il problema.
LA DOTTORESSA GIUSTINA DE SILVESTRO ARTEFICE DEL DIBATTITO SUL PLASMA. IL VENETO HA UN’ESPERIENZA DI PLASMAFERISI ULTRA DECENNALE. E’ PRIMARIO DAL 2003 DIRETTORE A PADOVA DEL CENTRO TRASFUSIONALE.
23 pazienti trattati in terapia intensiva, hanno donato il plasma 200 veneti guariti per 481 unità terapeutiche, 101 trasfuse dopo il consenso del paziente. Un paziente deceduto, 4 sottoposti a cure “compassionevoli” risultati molto positivi per gli altri, alcuni dimessi altri in fase di riabilitazione. Nessuno è guarito nell’arco delle 24 ore a Pavia sono stati trattati pazienti meno gravi quindi dati non sono confrontabili. ll plasma in eccesso è per l’industria che ne ricava farmaci che poi ritornano all’ospedale, utilizzabili in altre malattie. La Regione bandisce una gara, a livello Europeo, per assegnare il plasma, poi chiede quali prodotti ne vengono ricavati e quanto costa la lavorazione: la Regione ripaga questo, con il ritorno di prodotti farmaceutici indispensabili per i nostri ospedali, e non acquista sul mercato libero.
Il Progetto è partito a Padova ad inizio marzo, 8-10 giorni dopo l’esplosione della pandemia. Già seguivamo quello che facevano i cinesi la cura con il plasma non l’abbiamo inventata noi. I cinesi hanno iniziato a raccogliere il plasma dai soggetti immune. La stesura del protocollo è poi iniziata. Siamo partiti tardi perche’ l’allestimento di un protocollo sperimentale richiede tempi per le autorizzazioni e per trovare i labratori adatti. Da noi c’era solo un laboratorio sovra caricato per i tamponi. Approvazione protocolli fine marzo, raccolta plasma da inizio aprile man mano che si presentavano i donatori guariti. Il progetto parte ad inizio aprile anche questo ha portato in là nel tempo senza la massa critica di pazienti in ospedale ma la coda dell’epidemia con pazienti impegnativi. Da allora ad adesso abbiamo trattato 23 pazienti che sono stati accolti in terapia intensiva con ventilazione assistita. Solo una minima parte in reparti medici e un terzo di pazienti in sub intensiva mediamente molto più gravi di altri pazienti studiati a Pavia. Poi arruolamento dei donatori, dopo il richiamo a donare abbiamo avuto una grande offerta di donatori che si sono resi disponibili per essere arruolati. Altro punto critico dosaggio anticorpi non tutti li sviluppano in quantità notevole e sono in grado di inibire l’infezione ma deve avere un titolo superiore a 160. Dai nostri test circa il 50 per cento ha un titolo superiore a 80 sopra a 160 non tutti hanno gli anticorpi per una terapia efficace. Raccogliamo comunque e l’intenzioneè di recuprare anche i pazienti con titolo inferiore a 80 per utilizzare il plasma. Donatori che hanno già donato in totale in Veneto sono 200, donazioni effettuate a questa mattina soprattutto su Padova ma anche Verona e Vicenza. Da ogni donatore 3 unità terapeutiche, abbiamo quindi 481 unità in freezer, trasfuse 101 per pazienti trattati. per ogni paziente serve un donatore e mezzo. Abbiamo avuto 1 paziente deceduto, uno dei primi arruolati in terapia intensiva da molto tempo con la presenza di atre patologie gravi, gli altri sono andati bene alcuni dimessi altri in fase di riabilitazione perché i danni personali hanno necessità di essere seguiti.Tutti hanno avuto un miglioramento dopo la somministrazione del plasma. Il plasma raccolto potrà essere dedicato solo ai pazienti. Andremo a raccogliere secondo i criteri della normativa nazionale plasma di chi ha avuto il covid e sono arruolabili come donatori, sarà conservato come tutto il resto del plasma per essere utilizzato in un secondo momento anche per plasma derivati. Il metodo di conservazione del plasma fa si che mantenza le caratteristiche originarie anche tra 1 o 2 anni. Il sangue è costituito da una componente cellulare e una liquida, quella componente liquida e’ il plasma formato da acqua proteine e sali minerali quando raccogliamo il plasma separiamo il sangue prelevando solo il plasma (plasmaferesi) restituendo il resto al donatore.
Il ritorno della infezione? Qualche caso credo ci sarà, ma cambiano gli atteggiamenti culturali nei confronti delle infezioni quindi mi aspetto che tutti noi impareremo a girare con la mascherina in tasca. Questo attenuerà la ri presentazione del virus in maniera importante. Potrebbe andarsene come se n’è venuto ma anche mettersi nel gruppo di quelli dalle infezioni periodiche spero non invasiva come ora ma ci troverà pronti a difenderci. A chi dice che era solo una semplice influenza? Il virus normale di un’influenza inizia a comparire a fine settembre e va avanti fino a maggio e sono 8 mesi. Questo è arrivato ha trovato terreno vergine con aggressività molto superiore all’influenza e che ha impegnato contemporaneamente in un mese tutti i contagi che si hanno in otto mesi. Questo da l’idea della forza del virus e della sua invasività. Sono situazioni non paragonabili. Uno dei fautori di questa idea è finito in terapia intensiva ed ha dovuto ammettere che non era una semplice influenza.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/1386844964856615