VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
NELLE ULTIME 24 ORE, 772767 TAMPONI (+10669), POSITIVI 19194 (+3), ISOLAMENTO 878 (+20 nucleo famiglaire allargato che ha partecipato a un matrimonio a Bologna, 20 ignari veneti in isolamento fiduciario per aver partecipato al matrimonio di una sposa veneta), RICOVERATI 300 (-5, 66 I POSITIVI 234 NEGATIVIZZATI) 15 IN TERAPIA INTENSIVA NUMERO INVERIATO E ZERO COVID. DIMESSI 3465 (+5), MORTI 1961 NUMERO INVARIATO RISPETTO A IERI. IN OSPEDALE 1405.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà presente a Vo Euganeo, il comune che fu focolaio del Coronavirus in Veneto, per l’inaugurazione del prossimo anno scolastico. Non sappiamo quale sarà la data, non siamo in grado di programmare l’apertura delle scuole non sapendo quando si andrà a votare. C’è la possibilità che il Presidente faccia un’apertura simbolica ma non mi sembra la cosa migliore.
MATTARELLA A VO’ Bella notizia per Vo’ simbolo del coronavirus con il primo morto in Italia, i primi tamponi e lo studio che fa storia, ci sarà un riconoscimento ufficiale come ho già parlato con il Presidente Mattarella. S’inaugura l’anno scolastico con il Presidente della Repubblica, riconoscimento per la storia sanitaria del Veneto. Altra notizia: borse di studio per oltre 9 milioni e 700 mila euro. Faremo il corso di laurea e Medicina-Chirurgia a Treviso e invito tutti ad iscriversi abbiamo 60 posti disponibili i primi 2 anni di corso sono già attivati. 90 borse di studio per gli specializzandi, questo lo facciamo come squadra veneta a sostegno delle specialità. Sul corso di laurea stiamo lavorando ultima data il 16 di giugno e spero che il Governo chiuda la partita in maniera pacifica e non in Corte Costituzionale.
ELEZIONI E’ imbarazzante assistere ad un Parlamento bloccato per decidere una data delle elezioni con gli amminstratori scaduti (1500 sindaci e 6 presidenti di Regione) che hanno concluso la loro legislatura. E’ una pessima pagina di storia, la sublimazione della democrazia il non andare a votare. In Corea si è votato ad aprile. La Francia vota a metà giugno e questo paese non vuole riconoscere che gli organi di Governo vanno eletti dal popolo. Chi porta avanti questa filosofia e’ anche contro l’autonomia perche’ è prerogativa delle Regioni scegliere la data delle elezioni. E’ stato fatto un emendamento per vietare alle Regioni di convocare le urne il 6 settembre. Hanno vietato le convocazioni prima del 15 settembre, di fatto bloccato le prime due domeniche della finestra del 6 e 13 settembre. Non e’ un “casino” dell’opposizione ma lo sta facendo il Governo. E’ come l’articolo 63 della Costituzione che prevede il rinvio delle elezioni in caso di guerra. Ho parlato anche con Mattarella delle elezioni consoce la situazione ma non ha voci in capitolo. I Veneti hanno voglia di andare a votare. Il decreto prevede già l’ipotesi del rinvio se arriva il virus. C’è chi spera di saltare un anno attendendo che cambi il tempo.
DOTTORESSA ANNA MARIA CATTELAN, IN TRINCEA, IN PRIMA FILA NEL REPARTO MALATTIA INFETTIVE. GIA’ PRIMARIO A ROVIGO. MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO NAZIONALE.
Noi infettivologi siamo ancora in trincea in questa guerra che ci ha colto impreparati diversamente da una guerra. Questa guerra abbiamo saputo combatterla molto bene fin da subito anche se pensavamo, eravamo convinti che mai avrebbe varcato i confini dell’Italia. Il 21 febbraio avevamo in corso un convegno con colleghi da tutte le Regione sull’Hiv, concentrati in altrepatologie. Eppure alle 16 dei quel pomeriggio mi ha chiamato il direttore dicendomi del primo caso di covid e da li’ e’ cambiato tutto. E’ stato messo in moto il piano emergenziale dalla Regione ricaduto su tutte le aziende e ci ha visto in prima linea ad accogliere i pazienti. Un lavoro importante di squadra.Cappello che ha permesso di ottenere grandi risultati. Rinnovo il grazie a tutti gli operatori della sanità amministrativi compresi che hanno lavorato al di là di ogni orario mettendo in gioco anche se stessi. Grande collaborazione a Padova anche con il territorio. I DATI sono buoni, eccellenti. Ci siamo mossi su due fronti, il primo di un triage avanzato subito istituito presso l’azienda di Padova prima al malattie infettive e visti i numeri crescenti nella tenso struttura dove nelle prime 8 settimane abbiamo fatto otlre 13 mila tamponi a quasi 8000 pazienti arrivati dal 118, da casa, dal medico di base per sospetta infenzione covid o a contatto con positivi. 70% dei casi erano sintomatici con febbre, tosse e classici sintomi. Un 10% non aveva febbre. Ma avevano alterazioni del gusto e olfatto, unici sintomi presentati dai pazienti. Un grande lavoro che ci ha portato al protocollo sanitario per mettere in sicurezza gli operatori. Nelle 8 settimane nessun operatore sanitario della tensostruttura aperta 24 ore su 24 (60) nessuno si è infettato. Fiore all’occhiello di Regione e Direzione che diversamente da altre realtà, ci hanno dato i dispositivi di protezione fin dall’inizio e avevamo paura non conoscendo il virus e le modalità di trasmissione. Questo ha permesso ottimi risultati. Altro dato i pazienti ricoverati, abbiamo seguito 303 pazienti fino al 20 maggio, direttamente al malattie infettive poi spostati alle terapie sub intensive e o intensive. CI hanno detto l’età media di 60 anni, i piu’ anziani con piu’ patologie associate, chi aveva piu’ malattie purtroppo andavamo piu’ frequentemente in rianimazione. 23% il ricordo alla ventilazione dei pazienti, questo accesso piu’ rapido alla sub intensiva ci ha permesso di ottenere risultati eccellenti. Abbiamo una mortalita’ complessiva del 6,8% molto bassa, 15% nei 69 pazienti alla ventilazione. Complessivamente numeri bassi al di sotto di altri tassi di mortalita’ di altre casistiche italiane ed europee.
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