VENEZIA Da Marghera l’aggiornamento covid 19 con il presidente Luca Zaia
I NUMERI 2.226.292 TAMPONI (17.461 IN 24 ORE) 10.000 TAMPONI RAPIDI 42.869 POSITIVI DAL 21 FEBBRAIO (+1729), ATTUALMENTE POSITIVI 15.621 (+1587) 14.958 IN ISOLAMNETO 631 RICOVERATI (83 NEGATIVI) 73 PAZIENTI IN TERAPIA INTENSIVA 2317 DECESSI (+9) 4486 DIMESSI 469 SINTOMATICI A DOMICILIO 15005 POSITIVI A DOMICILIO CIOE’ IL 97% DEI POSITIVI NON HANNO SINTOMI.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
S’abbassa l’età media del positivo, si è abbassata di moto da una media di marzo 60-65 ad un età di oggi di 40-45 di cui molti giovani. ho pronta un’ordinanza con soluzioni sostenibili e praticabile, nulla di traumatico ma prima attendiamo le soluzioni adotte dal Governo per evitare sovrapposizioni. i positivi sono in maggioranza asintomatici
VIRUS QUESTO SCONOSCIUTO: Il virus d’estate si è attenuato quasi a scomparire, il dotto Palù ha messo in relazione questo con l’effetto dei raggi ultravioletti. Di questo virus non si sa tutto anzi c’è molto da caprire e scoprire
Abbiamo giovani con alta carica. Trovo strano che nessuno faccia un’analisi prendendo i dati di marzo (mese rappresentativo con 356 terapia intensive) confrontando i tamponi con i positivi, il numero medio giornaliero con il numero medio di positivi. Dire che oggi abbiamo 2000 positivi al giorno fa venire i brividi. Noi ci siamo presi la briga di fare questo. A marzo il 22 giornata clou avevamo 412 positivi con 2703 tamponi cioè il 15,2%. Il 21 ottobre 1553 positivi con 20.181 tamponi molecolari cioè il 7,7%. Quindi abbiamo metà positivi di marzo al giorno. Se a marzo avessimo fatto gli stessi tamponi avremmo avuto oltre 3000 positivi altro che 412. Oggi rispetto a marzo abbiamo anche meno carico di terapia intensiva, il 22 marzo c’erano 356 persone in terapia intensiva il 13 marzo erano già 111. Non abbiamo nessuna velleità di creare nuove narrazioni ma bisogna guardare i dati come sono. Per noi l’emergenza corona virus significa emergenza ospedaliera quindi ai cittadini dico: portare le mascherine, fate la battaglia con noi per poter tenere aperti gli ospedali. Se si alzano le terapie intensive dovremo chiudere gli ospedali per dedicarli ai pazienti covid, questo è il vero problema che sta interessando tutte le sanità del mondo. Un dato importante riferito a medici e personale: abbiamo una percentuale di 0,7% infezione negli ospedali, si è un po’ mossa la curva con 496 casi. Siamo preoccupati dell’emergenza ospedaliera e ancora di più per la salute dei nostri medici e operatori sanitari. Se il mondo che si occupa delle cure si infetta è finita. Abbiamo nel nuovo piano la previsione di fare un tampone ogni 7 giorni a chi opera in prima linea, dove si lavora con il virus e ogni 20 giorni a tutto il resto dell’ospedale. Una mole di quasi 60mila persone testate. Attendiamo l’eventuale DPCM, guardiamo con obiettività il processo che si sta evolvendo. Ogni sanità ha una storia a se’, Per arrivare in terapia intensiva da noi c’è un filtro medico, poi ci sono regioni che agiscono in modo diverso. Bisogna stabilire protocolli rispettosi della cura dei cittadini e ogni Regione ha una storia a se. Non meditiamo lockdown o azioni pesanti, ho pronta un’ordinanza con soluzioni sostenibili e praticabile. Per evitare sovrapposizione attendiamo cosa decide il Governo. Se i punti che abbiamo in ordinanza non saranno recepiti l’ordinanza verrà presentata. Nulla di traumatico nei confronti delle imprese o chi lavora, ma solo aspetti di sanità pubblica che riteniamo fondamentali. Non abbiamo notizie di misure coercitive proposte dal Governo, il lavoro di squadra è fondamentale, porteremo le nostre ragioni che non sono nè negazioniste nè benevoli verso il virus con persone in ospedale e in terapia intensiva. Siamo pronto con 1000 terapia intensive e oltre 1700 posti in ospedale nelle aree importanti. Il problema c’è per noi è grosso e importante stiamo seguendo i dati, la storia ci insegna che vanno letti. Tutte le curve in Veneto sono in ascesa anche se è pur vero che la curva delle terapia intensive è molto più piatta rispetto a marzo, se rispetta questo andamneto arriveramo a 150 terapia intensive a fine novembre. Poi non si sa cosa succede domani, ma oggi i dati ci dicono questo. Ciò non vuol dire che non siano necessarie misure di alleggerimento, nel senso che possono servire aggiustamenti di sanità pubblica. Ma questo lo capiremo dove aver visto cosa vuole fare il governo con la sorpresa del fine settimana.
L’età media dei morti è di 82 anni, ma ci sono anche trentenni che sono entrati in ospedale con le loro gambe e non sono più usciti. Scuole: didattica a distanza nelle scuole del Veneto? Se faremo un’ordinanza vi informeremo, ovvio che una delle leve potrebbe essere quella. Non resterei sorpreso se il Governo adottasse questi provvedimenti questo fine settimana.
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