Per decisione di Giovanni Paolo II e per mani del patriarca Scola
Duplice importante anniversario, oggi, giovedì 27, e domani, venerdì 28 giugno, per il vescovo emerito di Belluno-Feltre monsignor Giuseppe Andrich che fu a capo della Diocesi dal 2004 al 2016. Il settimanale “Domenica” ricorda infatti che il 27 ricorre il quindicesimo della consacrazione episcopale (2004) mentre l’indomani c’è quello dell’ordinazione presbiterale (1965). Il sito della Diocesi riporta la biografia del presule – da noi personalmente conosciuto e stimato da decenni – ricordando che nacque a Canale d’Agordo il 28 marzo 1940, primo di cinque figli. La mamma, Cesira De Rocco ved. Andrich, è mancata il 17 gennaio 2017 all’età di 99 anni. Il papà Celso, un alpino che durante la guerra fu sul fronte francese e poi in Grecia e Albania, è morto nel 1980. Ordinato sacerdote dal vescovo Gioacchino Muccin con cerimonia del 28 giugno 1965 nella cattedrale di Belluno, fu cappellano dal 1965 al 1967 a Castion; nel 1967 fu chiamato al Centro Giovanni XXIII quale Assistente della Gioventù di Azione cattolica incarico che mantenne fino al 1977. Fu anche assistente del Movimento studenti, degli Universitari cattolici e del Movimento lavoratori di Azione cattolica. Conseguì al Pontificio ateneo di Sant’Anselmo di Roma la licenza per insegnare liturgia nello studio teologico del Seminario, dove fu docente fin dal 1973. Insegnò religione al “Brustolon”, poi al Liceo scientifico e quindi – per 25 anni – all’Istituto tecnico “Segato” di Belluno. Dal 1967 al 1989 animò i campi scuola nella Casa diocesana di San Marco d’Auronzo, prima come assistente di Azione cattolica e poi come responsabile della pastorale giovanile diocesana. E’ stato anche direttore della commissione diocesana di comunicazioni sociali. Del 1977 la nomina da parte del vescovo Maffeo Ducoli a canonico arciprete della Cattedrale dove rimase fino al 1982 quando divenne rettore del Seminario gregoriano. Nel gennaio 1996 nomina a direttore dell’Ufficio diocesano per la liturgia. Nel 1998 il vescovo Pietro Brollo lo nominò vicario generale. Il vescovo Savio lo confermò nel febbraio 2001 e, dopo la prematura morte del presule, fu eletto dal Collegio dei consultori Amministratore diocesano (31 marzo 2004), nomina ratificata dalla Santa Sede il 6 aprile. Il 28 maggio 2004 Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Belluno-Feltre, diocesi della quale prese possesso il 27 giugno con l’ordinazione episcopale avvenuta nella Basilica Cattedrale di Belluno per le mani del cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, e dei Vescovi conconsacranti: Pietro Brollo, arcivescovo di Udine, e Paolo Romeo, nunzio apostolico in Italia. Il 10 febbraio 2016 papa Francesco accettò la sua rinuncia per i raggiunti limiti di età. Resse ancora la diocesi, come Amministratore apostolico, fino all’ingresso del suo successore, avvenuto il 24 aprile 2016. Sullo stemma del vescovo Andrich il motto sta a significare “Cristo deve crescere” e richiama il brano del vangelo di Giovanni (Gv 3, 22-36). Giuseppe Andrich indica in sintesi il senso della sua vocazione episcopale che ha le sue radici nel Battesimo ricevuto a Canale d’Agordo, nella chiesa dedicata a san Giovanni Battista: lasciare sempre maggiore spazio a Cristo e alla sua volontà. C’è anche il riferimento all’azione pastorale del vescovo Vincenzo Savio che con il Sinodo voleva porre Cristo maggiormente al centro della nostra comunità cristiana e della vita dei fedeli. Gli elementi dello stemma evidenziano quanto espresso dal motto: la centralità di Cristo: il sole con il monogramma “IHS” (Gesù Salvatore dell’uomo); il luogo di origine e le nostre vallate dove il Vescovo è chiamato ad esercitare il suo ministero: i monti; il legame spirituale e pastorale con tutta la Chiesa, testimone di Cristo nel mondo: il colore azzurro con la sbarra d’oro che richiama lo stemma del papa Giovanni Paolo II.
(Foto dal sito: chiesabellunofeltre).