GIOVANNI MINOLI, IN COLLEGAMENTO TELEFONICO: “PAPA LUCIANI SCHIACCIATO DAL PESO DEL PONTIFICATO” E SULLA TRAGEDIA DEL VAJONT: “UNA LEZIONE SCONFORTANTE, IL PROBLEMA E’ L’ABBANDONO DEL TERRITORIO”. PUBBLICO ENTUSIASTA PER IL TALENTO E LA SEMPLICITA’ DEL VIOLINISTA ZANON.
Si è tenuta sabato 26 ottobre nella sala parrocchiale di Santa Giustina (Belluno) la cerimonia di consegna del premio “Giovanni Paolo I” ideato da Michelangelo De Donà. I riconoscimenti di questa undicesima edizione, sostenuta da Giesse Risarcimento, sono stati assegnati a Giovanni Minoli (per la sezione giornalismo e comunicazione), Giovanni Andrea Zanon (sezione musica), Eleonora Mazzoni (sezione teatro, cinema, tv) e all’Associazione Nazionale Carabinieri di Santa Giustina (solidarietà e volontariato). Con Minoli, impossibilitato a partecipare causa un’influenza, De Donà ha registrato una breve telefonata nella quale il noto conduttore di “Mixer” e “La storia siamo noi”, ha ribadito come il pontificato di Papa Luciani sia stato profetico, riascoltando i suoi discorsi si trovano molti temi che papa Francesco ha fatto suoi dal punto di vista del sociale, della povertà e della necessità di un approccio diverso al tema degli ultimi. Le riforme che aveva in mente erano molto radicali e avrebbero inciso sull’organizzazione della Chiesa, così come nel cambio degli assetti dei poteri lo IOR aveva un posto importante”. Sull’ipotesi del complotto e dell’avvelenamento di Luciani, Minoli dice di non essere d’accordo anche ci sono elementi che possono farlo credere a partire dalle bugie del Vaticano che ha inventato 2-3 versioni, mentre sostiene come effettivamente sia stato un peso troppo grande quello del pontificato che ha portato Papa Luciani ad avere un attacco di cuore. De Donà ha chiesto a Minoli della tragedia del Vajont: “E’ una lezione abbastanza sconfortante perché tutti sapevano tutto, ovvero che il Monte Toc sarebbe caduto e che la Sade non voleva rinunciare ad avere più introiti. C’è un problema attuale che è quello dell’abbandono della cura del territorio e se ancora oggi abbiamo opere pubbliche che sono a rischio vuol dire che le lezioni della storia non insegnano più niente”. La serata è stata preceduta dalla presentazione del volume “Beato Angelico. La rivoluzione della luce” di Mario Dal Bello, professore di storia dell’arte presso la Pontificia Università Lateranense, che ha ripercorso la vita e le opere di questo artista del 1400. Sono seguite le interviste ai premiati: all’attrice e scrittrice Eleonora Mazzoni che ha esordito in teatro lavorando con Albertazzi e Branciaroli, al cinema tra gli altri nel cast di “Tre uomini e una gamba” e “L’uomo che verrà” e in televisione con “Carabinieri”, “Elisa di Rivombrosa”, “R.I.S. Delitti imperfetti”, all’Associazione Nazionale Carabinieri di Santa Giustina con il presidente Ruggero Ferdinelli per l’impegno di assistenza a varie manifestazioni e a Giovanni Andrea Zanon, tornato di recente da un concerto in Israele, giovane violinista che ha incantato il pubblico per il suo grande talento e per la sua semplicità. A consegnare il riconoscimento il sindaco di Santa Giustina Ivan Minella, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Feltre cap. Iannelli, mentre ha portato il saluto il presidente della Provincia Roberto Padrin e dalla Regione Veneto è pervenuto un messaggio del presidente Luca Zaia.