BELLUNO Sono state pubblicate oggi (mercoledì 20 luglio) le graduatorie relative ai bandi per aiuti alle attività produttive proposti dalla Provincia. Si tratta di una delle misure inserite nella manovra “anti-Covid” varata insieme da Provincia e Fondo Comuni confinanti per aiutare le piccole imprese. In totale il budget messo a disposizione ammontava a 2,7 milioni di euro, di cui 1 milione 950mila euro da Fcc e 750mila euro dalla Provincia. Quattro i bandi, due le linee di finanziamento (distinte tra Comuni confinanti e Comuni non confinanti). L’agevolazione consiste nella concessione di un aiuto a fondo perduto (al 60%) per le spese di investimento per ristrutturazione e ammodernamento di beni immobili finalizzati allo svolgimento delle attività; per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi; per l’acquisto di hardware, programmi informatici, interventi di innovazione digitale, sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi. Si va da un contributo minimo di 3mila euro a un massimo di 15mila. I bandi sono stati gestiti operativamente da Unioncamere del Veneto attraverso un accordo di collaborazione con la Provincia. Sono state 153 le domande che hanno trovato finanziamento nel primo bando e nel secondo, dedicato alle attività di ristorazione e di ricettività, per un totale di 1,6 milioni di euro di contributi (risorse esaurite completamente); 39 le domande finanziate nel terzo e quarto bando (dedicato alle attività di servizi alla persona), per un totale di 364mila euro.
«Restano al momento escluse dal finanziamento 42 piccole imprese della ristorazione e della ricettività, tra il primo e il secondo bando che sono stati gettonatissimi; ma stiamo lavorando per scorrere la graduatoria e finanziare il numero più alto possibile di queste domande. Allo stesso modo, stiamo cercando di allargare anche ad altre categorie economiche escluse dal bando iniziale» spiega il presidente della Provincia, Roberto Padrin. «Questa, che è nata come “Misura Covid”, è a tutti gli effetti una misura antispopolamento, perché mira allo sviluppo socio-economico del territorio ed è dedicata alla sua ripresa e resilienza, oltre che al miglioramento delle condizioni che favoriscano la permanenza residenziale e produttiva».
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