di RENATO BONA
BELLUNO E’ in programma venerdì 11 dalle 15 alle 17 con possibilità di seguire telematicamente le relazioni accedendo al link: https://bit.ly/evento-welfare-dolomiti! ” Nato poco più di due anni fa, ottobre 2018, Il fondo Welfare Dolomiti intende affrontare un problema, quello dello spopolamento, fenomeno sempre più vistoso ed allarmante sul territorio bellunese, “che nessuna realtà, pubblica o privata, può risolvere da sola” come si può leggere nel sito chiesabellunofeltre che annuncia per venerdì 11, dalle 15 alle 17, un convegno telematico sul tema: “Il fondo Welfare Dolomiti: una fotografia per cambiare il domani”. Sottolineando che “L’isolamento comportato dallo spopolamento è un dramma per molte famiglie, un freno per la nostra economia e un ostacolo per le politiche di Welfare messe in atto dalle istituzioni. Il fondo ha lo scopo di unire tutte le principali realtà del territorio per la prima volta verso un unico scopo: ripopolare la nostra montagna riducendo l’isolamento e i problemi ad esso correlato delle persone che la abitano”. Ricorda quindi che fu l’Amministrazione provinciale, accogliendo la proposta delle organizzazioni sindacali, a promuovere il Fondo che ha poi incluso oltre ai sindacati le categorie economiche, la Diocesi di Belluno-Feltre, le associazioni di volontariato del Comitato d’Intesa e ricreative della Aics oltre al mondo della scuola con “Scuole in rete”. Il bilancio più recente evidenzia che si è intervenuti in favore di centinaia di famiglie purtroppo coinvolte prima nell’emergenza Vaia ed attualmente dalla pandemia del Corona virus 19 e con questa consapevolezza ha varato iniziative culturali come il questionario sugli “orientamenti abitativi e l’identità territoriale dei bellunesi” problema che sarà al centro del convegno, e proposto le “Giornate del welfare Dolomiti”. Ma: “Non bastano le idee di pochi né il finanziamento di singole realtà, pubbliche o private. Servono le idee e il sostegno dei bellunesi tutti perché questo progetto rappresenti veramente il desiderio di ripartire dell’intera comunità”. Dunque – oltre alla sensibilizzazione sui temi dell’abitare in montagna – le “giornate del welfare Dolomiti” per lanciare una raccolta per due progetti: lo sportello crow e per il potenziamento del servizio civile, per puntare a far tornare a Belluno i giovani emigrati all’estero per trovare un lavoro adatto alla loro professionalità e per dare la possibilità a 1000 giovani sotto i 30 anni di fare l’esperienza umana e lavorativa nelle cooperative, associazioni e istituzioni della nostra provincia. Perché – è la conclusione – “Insieme, con le peculiarità di ciascuno, possiamo riscoprire la nostra identità, per crescere come comunità”. Ed ecco il programma del convegno: video di presentazione quindi saluti del presidente della Provincia, Roberto Padrin, del vescovo monsignor Renato Marangoni poi Renato Bressan, segretario regionale Spi-Cgil su: “I dati dello spopolamento”; Francesca De Biasi, presidente del Fondo Welfare Dolomiti su: “La creazione del Fondo”; Rudy Roffarè, referente Cisl di Belluno-Treviso su: “La prospettiva dei lavoratori”; Andrea Ferrazzi, direttore di Confindustria su: “La prospettiva delle imprese”; Camillo de Pellegrin, sindaco Val di Zoldo su: “La prospettiva dei Comuni”. Si affronterà poi il Questionario sull’attaccamento al territorio e l’identità territoriale, con De Biasi che esporrà tutti i dati; a seguire: lettura magistrale del prof. Gino Mazzoli, sociologo dell’Università del Sacro cuore di Milano; poi i due “Progetti del crowfunding” con Marco Crepaz ed Oscar De Bona, direttore e presidente di Bellunesi nel mondo che relazioneranno sullo Sportello crow; chiuderanno Gianluca Corsetti, presidente del Comitato d’Intesa, su “Il servizio civile”; ed Andrea Raveane, della Comunità montana feltrina.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre, Wikipedia, Google, Bellunesi nel Mondo, L’Amico del Popolo): il logo con l’annuncio del Convegno; Roberto Padrin; monsignor Renato Marangoni; Renato Bressan; Francesca De Biasi; Rudy Roffarè; Andrea Ferrazzi; Camillo de Pellegrin; il prof. Gino Mazzoli; Marco Crepaz; Oscar De Bona; Gianluca Corsetti; Andrea Raveane.