CORTINA La soluzione alla chiusura del convitto di Cortina potrebbe essere un’associazione tra i genitori e una convenzione con il Comune per gestire la foresteria e accogliere gli studenti degli istituti superiori. Martedì prossimo riunione a Belluno in Provincia per riaprire la foresteria. Non è ancora del tutto esclusa neppure una soluzione a breve termine, che possa consentire di non perdere questo anno scolastico.
LA LETTERA
DIRITTO ALLO STUDIO, NECESSITA’ DI UN CONVITTO.
Cortina D’Ampezzo
Scrivo a nome dei alcuni genitori dei ragazzi che quest’anno avrebbero dovuto alloggiare nel convitto di Cortina d’Ampezzo. Scrivo “avrebbero” perché a poco più di 24 ore dall’orario dell’incontro per la prima notte in convitto, abbiamo ricevuto la comunicazione da parte della scuola dell’assenza del servizio, che telefonicamente ci era stato invece confermato pochi giorni prima. Ci siamo subito attivati per capire cos’era successo e quale fosse la possibile soluzione. Il convitto non è agibile e non lo è da anni (ma il servizio era attivo) e, in un gioco di responsabilità, ogni istituzione si è liberata del problema. In queste prime settimane c’è chi ha percorso tutti i giorni un tragitto di un’ora e mezza per portare il figlio a scuola (in totale 6 ore di viaggio al giorno) e chi ha trovato accoglienza temporanea da famiglie della zona. E’ una situazione insostenibile per noi genitori ma soprattutto per i ragazzi. Abbiamo letto dichiarazioni al giornale della consigliera Monica Dalus, in cui non si accenna minimamente al fatto che il preavviso sia stato così assurdamente breve ma che soprattutto afferma che quattro ragazzi hanno trovato sistemazione, quando tutti i nostri ragazzi non hanno nessun alloggio, se non temporaneo. Viene inoltre scritto che noi genitori abbiamo rifiutato la soluzione di alloggiare i ragazzi a Misurina: Misurina può essere una soluzione? Una distanza di 30 minuti, una strada disagevole, insicura, a volte chiusa e con servizi di linea limitati. I ragazzi che poi hanno attività a Cortina nel pomeriggio si troverebbero di nuovo ad affrontare lunghi spostamenti. Dopo aver letto la sua intervista abbiamo provato a metterci in contatto telefonicamente, ma anche questa possibilità ci è stata negata, ne dobbiamo parlare in presenza (si, perché non vogliono riunioni online) mercoledì prossimo. Noi genitori faremo ancora km e perderemo una giornata di lavoro solo per sentirci dire di persona che il convitto quest’anno non ci sarà.I nostri ragazzi sono venuti a Cortina, città delle Olimpiadi, con delle aspettative e dei sogni. Ecco che tutto è stato distrutto, aspettative, sogni e il diritto allo studio, tanto caro alla nostra Costituzione.
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