BELLUNO A Belluno chiuderà definitivamente il convitto Sperti. Nel silenzio più assoluto delle istituzioni “E’ mai possibile – ci scrive Francesco – che nessuno dei nostri politici si preoccupi della situazione che si va a creare per i ragazzi e le ragazze che vengono dai Comuni più lontani dal capoluogo? Già non era facile dover star via di casa dal lunedì al sabato per poter studiare, ora dovranno stare in un appartamento e provvedere anche a farsi da mangiare e tenere pulita casa… Poi ci chiediamo perché non si facciano più figli o perché la montagna si spopoli. O ci si lamenti perché dai comuni di confine si preferisca andare a studiare fuori regione, dove i servizi ci sono. Non è un problema che mi tocca personalmente, i miei figli sono ancora piccoli, ma fra 5 anni lo sarà e 5 anni passano in un soffio, io che da studentessa ho passato gli anni delle superiori in collegio mi rendo conto della grossa difficoltà che hanno le famiglie di ragazzi che finiscono le medie…sempre abbandonati a noi stessi. E come noi immagino le famiglie del Cadore. Due anni fa l’Agosti ora lo Sperti”
Il messaggio di Deborah
Poi ci chiediamo perché la montagna si spopola. Già andare a studiare a Belluno stando giù tutta la settimana è un sacrificio, vuol dire partire il lunedì alle 5 e 20 e tornare il sabato alle 15.30, allontanarti dalla tua famiglia, dalle tue amicizie e anche magari dai tuoi impegni sportivi che desireresti continuare a frequentare. fare i viaggi giornalieri a Belluno? per i ragazzi oltre insostenibile fisicamente e mentalmente anche impossibile visto che non ci sono le coincidenze. A gennaio quando analizzano i dati delle iscrizioni e si rendono conto che buona parte dei ragazzi e ragazze dei comuni di Livinallongo e Colle sceglie di continuare il percorso di studi in altra Regione invece di puntare il dito chiediamoci il perché. Perché io genitore dovrei far rinunciare a mio figlio un indirizzo di studio che desidera fare perché non so dove farlo dormire e da chi farlo seguire. ci sono altre soluzioni ? …certo la soluzione di un appartamento…a 13 anni la migliore direi. La politica a livello provinciale deve trovare velocemente una soluzione a questo enorme problema, prima il convitto maschile ora il femminile… continuando così dove andremo a finire?
JOLE DELL’ANDREA
La chiusura dell’ist. Sperti credo sia un problema che riguarda anche le famiglie di Belluno, visto che fa il servizio di semiconvitto per gli studenti delle medie.
Nell’email ricevuta dalla diocesi con la lettera del vescovo e seguita da telefonata di Suor Marianna sono spiegate le motivazioni. La provincia e gli amministrazioni locali sono state informate da mesi, ma a quanto pare non interessa molto. Purtroppo si comprende che alle studentesse delle terre alte viene ” negata” la possibilità di poter frequentare le scuole superiori a Belluno. I viaggi su e giù in giornata non sono fattibili e dover lasciare ragazze di 14/15 anni da sole in appartamenti è preoccupante. Te hai la possibilità di cambiare scuola, mia figlia frequenta il primo anno con buoni risultati e non ho altre alternative.
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