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RADIO PIU MIRKO MEZZACASA
Una coppia di 73enni di Livinallongo, sfrattata dopo la vendita all’asta della loro casa, ha trovato temporaneamente rifugio in una stanza a pigione. Tuttavia, la loro pensione sociale finirà presto, avverte il legale Alain Dotta. La coppia, costretta a vivere in auto, necessita urgentemente di un alloggio stabile. Nonostante il debito originario di 3.900 euro sia stato coperto dalla vendita della casa, i fondi rimanenti sono bloccati dal Tribunale. La vicenda ha attirato l’attenzione di vari enti, inclusa la nuova amministrazione comunale, che stanno cercando una soluzione definitiva.
ANTENNA 3, STEFANO BOZZI
CORRIERE DELLE ALPI STEFANO DE BARBA
RADIO PIU MIRKO MEZZACASA
DOPO LO SFRATTO VIVONO IN AUTO TRA L’INDIFFERENZA GENERALE
Procedura esecutiva e mancanza di sostegno istituzionale lasciano una coppia di anziani senza un tetto. Una coppia di 73enni di Pieve di Livinallongo costretta a vivere in auto con i loro animali dopo aver perso la casa per un debito di 3.900 €. Le istituzioni non offrono aiuto.Il dramma dei coniugi abbandonati dalle autorità locali e dai servizi sociali. Un corto circuito sociale e giuridico che mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni preposte anche ad aiutare le categorie più deboli.
LIVINALLONGO All’esito di una procedura esecutiva due cittadini sono stati sfrattati dalla propria abitazione. Vivono in auto, nel silenzio e immobilismo di istituzioni e associazioni. Una coppia di anziani (73 anni ciascuno e moglie con problemi psichiatrici), ha perso la casa per un debito iniziale di 3.900 euro che ha dato corso ad una procedura esecutiva sulla propria unica abitazione. Dal 19 giugno è stata cambiata la serratura della propria abitazione dalla quale sono stati allontanati e attualmente vivono in auto con i loro animali (1 cane, 2 gatti e dei canarini). Malgrado i solleciti e le segnalazioni, le istituzioni non hanno saputo trovare un luogo dove ospitarli temporaneamente e non sono state in grado di fornire alcuna forma di aiuto. All’origine del delicato ed ormai compiuto iter processuale vi è un ricorso monitorio presentato da parte di una ditta che nel 2018 aveva eseguito dei lavori edili presso l’abitazione dei due pensionati. Lavori che – a detta dei due anziani – non erano stati effettuati a regola d’arte: il conto veniva infatti pagato soltanto parzialmente alla ditta esecutrice. Da allora si è dato corso ad una procedura di recupero del credito di circa 3.900 € che – anno dopo anno – ha portato alla messa in vendita dell’abitazione, unico bene di proprietà. A tale procedura si sono poi accodati altri debitori determinando le conseguenze note. La colpa principale dei due anziani è quella di essersi rivolti ad un supporto legale a procedura ormai compiuta. I due anziani percepiscono una pensione minima sociale, ma non sufficiente per permettersi un contratto di affitto e il relativo deposito cauzionale necessario per poter assicurarne stabilità. I risparmi che dovranno essere restituiti alla coppia all’esito della procedura esecutiva sono a tutt’oggi congelati dal Tribunale di Belluno: malgrado le istanze urgenti depositate dallo Studio Legale Dotta & Partners di Agordo che patrocina i due anziani, ad oggi è stata concessa una proroga al rilascio dell’immobile che è scaduta il 19 giugno scorso, lasciando di fatto in strada i due anziani e senza le sostanze sufficienti per potersi permettere un alloggio. Non essendo stato autorizzato dal tribunale il pagamento di un acconto sul credito della procedura esecutiva in favore degli anziani, per far fronte alla delicata situazione, mercoledì scorso è stato ufficializzato lo sfratto facendo allontanare la famiglia dalla propria abitazione. Le ricerche condotte dalla coppia e dagli assistenti sociali nell’ultimo mese, finalizzate a trovare un alloggio di emergenza, non hanno portato ai risultati sperati. Nel mentre sono stati attivati gli organi sociali demandati ad assistere i due anziani, senza che vi sia stata nell’ultimo mese alcuna soluzione valida e alternativa alla delicata e precaria situazione abitativa dei coniugi. La coppia ha bisogno urgentemente di una casa e di un amministratore di sostegno che si rapporti con la procedura esecutiva in modo da utilizzare le somme loro dovute per le necessità quotidiane, al fine di permettersi un alloggio e di avere il necessario per vivere. A nulla sono valse le richieste di intervento rivolte alla precedente amministrazione del comune di Livinallongo del Col di Lana, al Parroco, ai servizi sociali che non hanno trovato una struttura che li possa accogliere. Ora vagano in auto alla ricerca di una soluzione temporanea a pagamento, ma non possono sopportare i costi richiesti giornalmente, soprattutto in un periodo inflazionato come quello estivo. Un’ipotesi in termini di alloggio si era presentata con l’assegnazione di una casetta della Croce Rossa tramite bando pubblico indetto dal Comune di Gosaldo al quale la coppia aveva partecipato. L’immobile si presenta però in condizioni di abbandono, carente di impianti essenziali e necessita di ristrutturazioni importanti per renderlo abitabile: la coppia non può certo accollarsi tali interventi. Nonostante le richieste del loro legale di negoziare una convenzione economica a medio termine per ristrutturare l’immobile, la casa è stata assegnata da parte del Comune ai successivi vincitori in graduatoria, senza venire incontro alla delicata situazione dei due anziani. La situazione ormai nota tanto alle istituzioni che ai servizi sociali del distretto di Caprile, è tutt’ora irrisolta. La coppia necessita di un aiuto, un’abitazione a prezzo agevolato in attesa della nomina dell’amministratore di sostegno e dello sblocco delle somme dovute.
RADIO PIU DI OSCAR NAGLER
COPPIA DI ANZIANI SFRATTATI A LIVINALLONGO: IL SINDACO OSCAR NAGLER RISPONDE
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REDAZIONE In seguito alla pubblicazione dell’articolo riguardante lo sfratto dei due anziani a Livinallongo, il sindaco Oscar Nagler risponde.
LA LETTERA
In seguito alla pubblicazione sul sito di Radio Più sabato 22 giugno dell’articolo sulla coppia di anziani sfrattati nel comune di Livinallongo, ci tengo a fare alcune precisazioni: l’articolo presenta la situazione con alcune lacune importanti. Rimango altressì basito che una situazione sociale così delicata venga sbandierata pubblicamente con una tale superficialità. Anzitutto devo prendere le difese dell’amministrazione precedente, dal momento che l’ ex sindaco si era adoperato personalmente per cercare una soluzione a questa situazione. Mi chiedo per quale motivo si debba far credere che tutto sia stato causato da un debito di 4000 euro, anche se definito debito iniziale. Infatti la vendita della casa all’ asta per sanare un debito lascia intendere che la situazione fosse molto più complessa, ma non mi dilungherò in ulteriori dettagli, perché la situazione è delicata. Una soluzione temporanea era stata proposta e, per quanto inadatta, avrebbe quantomeno garantito ai coniugi una sistemazione di fortuna anziché doversi ridurre a dormire in macchina. Va oltretutto specificato che i due signori hanno due figli che concorrono in parte alla ricerca di una soluzione. Allo stato attuale si sta cercando una soluzione, ma sarebbe auspicabile una collaborazione di tutti, compresa quella della coppia di coniugi, i quali nonostante fossero già state concesse loro delle proroghe allo sfratto affinché riuscissero a trovare una sistemazione alternativa, non si sono minimamente interessati né a cercare loro stessi una soluzione, né a prendere in considerazione altre proposte che venivano presentate da terze persone. La sistemazione trovata a Gosaldo, per quanto fosse fatiscente e inadatta, avrebbe quantomeno permesso loro di avere un tetto sopra la testa per il momento. Il comune di Livinallongo, oltre a non disporre di alloggi da destinare a questo scopo (è infatti parte del nostro programma amministrativo la sistemazione di stabili per poterne ricavare alloggi per le persone che ne hanno bisogno) qualora ne avesse a disposizione li dovrebbe assegnare tramite bando e una graduatoria. Fermo restando che si sta cercando una soluzione per questa problematica sociale, invito gli autori di questo genere di articoli ad avere attenzione e sensibilità nel pubblicare situazioni del genere con tanto di particolari.