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DI GIORGIO FONTANIVE
Come già ampiamente divulgato, il palazzo delle Contesse di Mel ospita la mostra “Riflessioni d’acqua, impressioni di roccia – tre secoli di pittura ’700 ’800 ’900”; la rassegna è stata organizzata dall’associazione Artdolomites Aps: inaugurata il 21 ottobre e resterà visitabile fino al 21 gennaio 2024. Merita la visita. Interessante la scelta degli autori presenti, frutto di una ricerca mirata e ricca di opere di pregio – eccellente ad esempio la serie veneziana del Guardi – con una netta prevalenza dei riflessi d’acqua, anche se le rocce con Ciardi, Music Zoran, Seffer, Luigi Cima col suo lungo panorama sulla Piave, De Pisis, offrono forti motivi d’attrazione e di sosta. In verità, l’opera di quest’ultimo artista ha richiamato anche la mia attenzione: in particolare sulla collocazione geografica del soggetto indicato come Cortina. In verità, da buon conoscitore delle Dolomiti e dei centri abitati del territorio non mi è stato difficile individuare il preciso paese raffigurato da Filippo che – anche se il pittore non era estraneo al centro turistico ampezzano – girava sovente tra Belluno ed Alto Adige. Così posso dire con assoluta certezza che la tela del De Pisis raffigura quel bellissimo paese in provincia di Bolzano che è Siusi allo Sciliar – Seis am Schlern con il campanile dalla svettante guglia sconosciuto a Cortina; la chiesa è dedicata a Maria Ausiliatrice ed è meta di pellegrinaggi anche se non è più riferimento parrocchiale. Sullo sfondo è lo Sciliar – in particolare la Punta Santner – montagna spesso scelta come soggetto altoatesino ma non vista di fronte come in questo caso, ma più spesso di profilo. Alla luce di queste note, la dicitura della tela di Filippo De Pisis dovrà essere aggiornata per dare a Siusi quel che è di Siusi: per correttezza nei confronti degli organizzatori, devo segnalare che la trascrizione data probabilmente di vari decenni per un vecchio errore di catalogazione che ora sarà modificato. Senò cosa dirà qualche altoatesino in visita?
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