- INIZIAMO DAL VIDEO sconsigliato a chi soffre di vertigini.
- “Ho pensato molto se divulgare i video riguardanti i lavori di bonifica e su questo mi sono anche confrontato con il Soggetto Attuatore e con vertici politici regionali, arrivando alla conclusione che a molta gente serviranno per capire l’estrema difficoltà di operare in questo luogo molto diverso da tutti gli altri cantieri aperti sul territorio comunale”.
ADESSO VI SPIEGO…
DI Andrea De Bernardin, sindaco.
ROCCA PIETORE Cosa si sta facendo nei Serrai? Perché non sono riaperti? Perché non si rifanno esattamente come prima? Perché non si fa così? Perché non si fa colà? Se fossimo in provincia di Bolzano avrebbero fatto così…se fossimo in Austria avrebbero fatto colà….Andavano riaperti lo stesso in qualche modo… Si sarebbe dovuto riaprirli già nel 2019 in via provvisoria…. e così via…..È un refrain che continua ad arrivarmi da residenti e turisti. Esattamente come quando durante i campionati del mondo di calcio tutti diventano allenatori, anche sui cantieri tutti diventano direttori lavori e hanno la soluzione in tasca. Premesse le enormi difficoltà di barcamenarsi in un Paese caotico come l’Italia dove la burocrazia sta soffocando tutto, premesso anche che non siamo né in una vicina Provincia Autonoma né in Islanda, premesso anche però che siamo in una Regione seria come il Veneto e non in un Paese del terzo mondo, premesse soprattutto le nuove normative idrauliche approvate dopo Vaia, senza accampare scuse inutili che darebbero solo fastidio, diciamo che stiamo facendo tutto il possibile per fare meglio che possiamo. Magari c’è qualcuno che in cuor suo pensa che, al nostro posto, saprebbe fare meglio e in questo caso rispondiamo che è solo alla prova dei fatti che si dimostrano le cose e non con le supposizioni. Detto questo e tralasciando motivi pur validi ed incontrovertibili che ci hanno rallentato, a tratti fermato i lavori, tralasciando ma non dimenticando la localizzata “bomba d’acqua” dell’agosto 2020 che ha devastato la stupenda Valle Ombretta ai piedi della Parete Sud della Marmolada, interessando non poco nuovamente anche i Serrai e procurando danni importanti alla pista di cantiere che era appena stata ultimata per permettere alle macchine operatrici di scendere e, tralasciando varie problematiche ulteriori, stiamo gestendo i lavori i corso. Cosa si è fatto? Gli ultimi lavori hanno interessato si marginalmente il fondo del canyon stesso ma , a seguito di puntuali quanto difficoltosi sopralluoghi, si è lavorato soprattutto sulle pareti verticali e sui versanti in alto, devastati dapprima da Vaia ma colpiti anche da più di un evento avverso successivo, che ha ulteriormente creato instabilità sui versanti, obbligando ad un approfondito quanto lungo lavoro di disgaggio e bonifica su una area verticale con due versanti di 1,5 km l’uno (quindi 3 km) e con altezze medie di circa 70 metri per un totale complessivo di circa 200mila metri quadrati, Credo che nessuno pensi che ci sia una entità superiore che prova piacere nel vedere non usufruibile un nostro gioiello turistico ma, ritengo che certamente tutti vedano gli sforzi importanti che Regione Comune e Soggetti Attuatori stanno facendo per dare prima di tutto maggiore sicurezza al territorio e successivamente anche ripristino dei luoghi a scopo turistico. Ci sarà sempre l’allenatore di calcio che avrebbe saputo operare sicuramente meglio ma questo non cambia le cose. Noi andiamo avanti con le decine e decine di cantieri approntati e con tutte le nostre idee e progettazioni in corso d’opera e sarà solo a lavori finiti che potremo dare un giudizio concreto su di essi. Tornando ai Serrai, finiti i lavori di disgaggio si entrerà per la bonifica bellica, (ahimè anche questa obbligatoria) e poi, spero vivamente anche io, si possa proseguire spediti con i lavori di ripristino della viabilità della gola per farla tornare innanzi tutto maggiormente sicura e nuovamente attrattività turistica importanti
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