di RENATO BONA
BELLUNO C’è anche un bellunese: Don Davide Fiocco (direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della cultura e della comunicazione; direttore del Centro si spiritualità Papa Luciani di Col Cumano in comune di Santa Giustina; collaboratore e amministratore della Causa di canonizzazione di Papa Luciani, docente incaricato di patrologia presso l’Isr di Bolzano e l’Issr “Giovanni Paolo I” di Treviso) nel consiglio di amministrazione della neonata Fondazione vaticana Giovanni Paolo I eretta il 17 febbraio scorso da Papa Francesco per approfondire la figura, il pensiero e gli insegnamenti di Albino Luciani “Papa bellunese del sorriso” e promuovere lo studio e la diffusione dei suoi scritti, come precisato nell’articolo 1 dello statuto. La notizia è stata ufficializzata dalla sala stampa vaticana ed è stata postata sul sito della diocesi di Belluno-Feltre a capo della quale vi è il vescovo Renato Marangoni, con la precisazione che “Il nuovo ente si prefigge di conservare il patrimonio culturale e religioso lasciato da Papa Giovanni Paolo I; promuovere iniziative quali convegni, incontri, seminari, sessioni di studio; istituire premi e borse di studio; curare l’attività editoriale mediante l’edizione sia dei risultati di studi e di ricerche proprie, sia di opere di terzi; proporsi come punto di riferimento, in Italia e all’estero, per quanti operano nello stesso ambito e con le stesse finalità”. Papa Bergoglio ha voluto quale presidente il cardinale segretario di stato Pietro Parolin e questi a sua volta ha nominato i componenti del consiglio di amministrazione, che per un quinquennio sarà composto dalla dott. Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione e dal card. Beniamino Stella, mons. Andrea Celli, don Davide Fiocco, dott. Lina Petri e dott. Alfonso Cauteruccio. Per lo svolgimento delle attività, la Fondazione si avvarrà di un comitato scientifico di sei membri, scelti tra personalità di comprovata competenza ed esperienza, ma con la possibilità di essere temporaneamente ampliato per particolari iniziative, progetti, studi, ricerche o consultazioni. Il sito diocesano riporta anche alcune considerazioni del cardinale Parolin il quale esordisce dicendo, fra l’altro, che “Papa Giovanni Paolo I è stato e rimane un punto di riferimento nella storia della Chiesa universale, la cui importanza – come aveva fatto osservare San Giovanni Paolo II – è inversamente proporzionale alla durata del suo brevissimo pontificato: “magis ostentus quam datus”. La storia di Albino Luciani è quella di un pastore vicino alla gente, centrato sull’essenziale della fede e con una straordinaria sensibilità sociale. Il suo magistero è attuale. Prossimità, umiltà, semplicità, insistenza sulla misericordia di Dio, amore del prossimo e solidarietà ne sono i tratti salienti. È stato un vescovo che ha vissuto l’esperienza del Concilio ecumenico Vaticano II, l’ha applicato e nel suo breve pontificato ha fatto progredire la Chiesa lungo le strade maestre da esso indicate: la risalita alle sorgenti del Vangelo e una rinnovata missionarietà, la collegialità episcopale, il servizio nella povertà ecclesiale, la ricerca dell’unità dei cristiani, il dialogo interreligioso, il dialogo con la contemporaneità e il dialogo internazionale, condotto con perseveranza e determinazione, in favore della giustizia e della pace”. E conclude così: “Con la sua repentina morte non si è interrotta questa storia della Chiesa piegata così a servire il mondo. La prospettiva segnata dal suo breve pontificato non è stata una parentesi. Seppure il governo della Chiesa di Giovanni Paolo I non poté dispiegarsi nella storia, tuttavia egli ha concorso – explevit tempora multa – a rafforzare il disegno di una Chiesa vicina al dolore della gente e alla sua sete di carità. Attraverso la causa di canonizzazione di Giovanni Paolo I si è oggi realizzata l’acquisizione delle fonti, avviando un lavoro di ricerca e di elaborazione importanti da un punto vista storico e storiografico. È ora dunque possibile una riconsegna doverosa della memoria di Papa Luciani, affinché la sua valenza storica possa essere restituita appieno nelle contingenze storiche attraversate con il rigore analitico che gli è dovuto ed aprire nuove prospettive di studio sulla sua opera. A questo riguardo la costituzione di una nuova Fondazione ad hoc può doverosamente assolvere al compito non solo di tutelare tutto il patrimonio degli scritti e dell’opera di Giovanni Paolo I, ma anche incentivare lo studio sistematico e la diffusione del suo pensiero e della sua spiritualità. Tanto più motivati dalla considerazione di come la sua figura e il suo messaggio siano straordinariamente attuali”.
NELLE FOTO (Google e sito chiesabellunofeltre): Papa Francesco; l’elezione di Albino Luciani; il “Papa bellunese del sorriso”; il logo della neonata Fondazione; il cardinale Parolin che ne è presidente; don Davide Fiocco, componente del consiglio di amministrazione.