LONGARONE “Noi non ci rassegniamo alla chiusura della Sàfilo di Longarone e non riteniamo affatto conclusa questa partita. Nessuno pensi di poter dividere, come uno spezzatino, questo autentico patrimonio di competenze e professionalità, portandosi a casa solo qualcuno e abbandonando a sé stesso qualcun altro”. Lo dice Denise Casanova, segretaria generale della Cgil di Belluno, a pochi giorni di un nuovo incontro previsto tra azienda ed organizzazioni sindacali e che segue l’annuncio dell’intenzione della società di abbandonare lo stabilimento di Longarone (Belluno) in cui oggi operano 472 addetti. “Come sindacato – aggiunge Casanova – chiediamo con urgenza la riconvocazione del Comitato di sorveglianza socio – istituzionale tra Provincia, Regione e Sindacati sul rischio deindustralizzazione che, dopo il caso Safilo, sta diventando sempre più concreto per l’intera provincia bellunese. Nessuno dovrebbe accettare un ulteriore impoverimento produttivo del nostro territorio” che va letto come concausa dello “spopolamento drammatico in corso nel Bellunese”. Un ultimo interrogativo riguarda
Kering, gruppo francese che ” ha commissionato la produzione di 1,9 milioni di occhiali agli stabilimenti Safilo e che ha recentemente acquistato uno stabilimento che produce occhiali in
Francia. Cosa intende fare Kering in futuro? Dove verranno prodotti – è la domanda conclusiva del sindacato – gli occhiali che si realizzavano a Longarone?”.