PIEVE DI CADORE Il coordinamento associazione tutela Salute del Cittadino, ovvero coloro che non esitano a mettere in risalto le situazioni sanitarie tanto nel Cadore che nell’Agordino, si rivolge al dirigente Zanella, alla politica regionale e nazionale, per esternare la preoccupazione in seguito alla notizia che da lunedì le pazienti dovranno recarsi per la mammografia a Cortina, fanno eccezione le mammografie previste dallo screening, . “Al dirigente Zanella – scrive l’associazione – facciamo notare come si penalizzi ulteriormente la popolazione femminile e le loro famiglie su una patologia tanto diffusa e che ha sempre avuto nella nostra ULSS un percorso di cura e di controllo ottimale”. Perchè mandarci dal privato togliendo ulteriormente al nostro ospedale come spogliare un carciofo dalle sue foglie. Quanto si prospetta per il Cadore già succede nell’Agordino o meglio all’ospedale di Agordo dallo scorso marzo”.
Dalla Ulss1 Dolomiti, ecco perchè lo spostamento dell’attività a Cortina: “A causa di una assenza per malattia del medico radiologo, nell’immediatezza, per dare una risposta alle donne del territorio in un punto vicino, le mammografia previste a Pieve di Cadore sono state dirottare all’ospedale di Cortina. In questi giorni si stanno cercando soluzioni alternative”