VENEZIA Alcune Ulss territoriali si sono già mosse, ma la campagna vaccinale antiinfluenzale della Regione Veneto partirà ufficialmente e a pieno regime il 12 ottobre prossimo, utilizzando 1 milione 320 mila dosi, per la gran parte già distribuite, contro le circa 800 mila acquistate l’anno scorso. Si punta a difendere i soggetti più deboli dalle complicanze, contenere gli accessi ai Pronto Soccorso, e supportare la diagnosi differenziale con Covid-19 (che ha vari sintomi in comune) e la conseguente gestione dei casi sospetti. La campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2020/2021 si caratterizza per alcuni elementi peculiari rispetto alle stagioni precedenti tra i quali lo scenario epidemiologico e le misure igienico-comportamentali da adottare per ridurre il rischio di diffusione di COVID-19, l’aumento di richieste a livello internazionale di vaccino, gli obiettivi di copertura vaccinale fissati e l’allargamento dell’offerta vaccinale gratuita a partire dai 60 anni di età. Come previsto dal Piano Sanitario Nazionale e ribadito dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, il principale obiettivo operativo per i Servizi Vaccinali è il raggiungimento di una copertura vaccinale della popolazione dei 65enni pari ad almeno il 75%. L’offerta vaccinale prevede un’organizzazione per priorità che saranno valutate e modulate nell’organizzare l’offerta da parte delle singole Aziende Ulss sulla base dell’andamento della campagna sulla propria realtà territoriale. La campagna di vaccinazione antinfluenzale viene realizzata dai Servizi Igiene Sanità Pubblica (SISP) delle Aziende ULSS insieme ai Medici di famiglia, che si trovano in una posizione privilegiata per conoscere i bisogni di salute dei propri assistiti ed offrire attivamente la vaccinazione agli ultrasessantenni e alle categorie a rischio. I Pediatri di libera scelta collaborano con i Servizi di Sanità Pubblica per la vaccinazione dei bambini.