VENEZIA Consueto appuntamento con la conferenza stampa di Luca Zaia dalla sede della Protezione Civile a Marghera.
I NUMERI TAMPONI MOLECOLARI 4329452 TAMPONI RAPIDI 3623695 POSITIVI IERI +1917, INCIDENZA POSITIVI 4,33% TAMPONI POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA 362925 POSITIVI ATTUALI 37613 RICOVERI 1829 (+8) IN AREA NON CRITICA 1610 (+0) IN TERAPIA INTENSIVA 219 (+8) ALTRI PAZIENTI NON COVID in terapia intensiva 284 DECESSI 10318 (+23) DIMESSI
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Il nostro Rt è a 1,25, un timido calo ma si confermano i dati. Le terapie intensive sono al 19% di riempimento e l’area non critica del 21% contro lo sbarramento del 40%. Non sappiamo quale sia il livello di circolamento del virus. Con la dottoressa Tacconelli abbiamo capito che abbiamo una marcia in più. MEDICI DI BASE Da domani iniziano a vaccinare. SECONDE CASE Non sono d’accordo con quei colleghi che pensano che i turisti siano un problema, in ogni caso stiamo valutando, non una ma 20 mila volte perché è sacro chi ha scelto il Veneto per farsi la casa, perché ama il Veneto. Siamo la regione più turistica d’Italia. Non abbiamo deciso nulla. QUANDO MI VACCINERO? Quando toccherà a me. RISTORI Ieri incontro con il Ministro Daniele Franco, si è parlato di un decreto di 32 miliardi di euro più un asse sul lavoro con aiuto ai lavoratori, una parte dedicata al turismo invernale da negoziare con le Regioni, che siano riconosciute le attività meno visibili come i maestri di sci. Poi sulla salute si è parlato di 1 miliardo di euro per gli enti locali e un altro per le Regioni per far fronte alle spese sostenute prima del 20 aprile. Si è parlato di sostegni alle diverse attività. Nel complesso l’intervento vale piu’ di tutti quelli fatti fino ad oggi. Aiuti alle imprese sulla differenza del fatturato dello scorso anno. Tutte cose dette a voce è fondamentale che prendano corpo. Il Ministro ha garantito che dal decreto al bonifico passeranno 7-10 giorni per concludersi in due mesi, i codici Ateco non ci sono più. Si parla di 3 milioni di imprese.
LA DOTTORESSA EVELINA TACCONELLI ULS 9 VERONA, rientrata dalla Germania per poter lavorare in Italia. “E’ tutto temporaneo, poi tutto tornerà nella norma”
PRIMI PAZIENTI CURATI CON GLI ANTICORPI MONO CLONALI: sono stati due uomini di Verona di 55 e 65 anni, sintomatici per il covid, entrambi positivi, prima infusione di un’ora senza effetti collaterali, nemmeno i minori. Nessun altro effetto e dopo 2 ore sono tornati a casa. Ricontattati stanno bene – sono passate 48 ore – e non hanno avuto effetti collaterali. I farmaci sono arrivati martedi alle 12.30 e alle 13.30 è stato somministrato al primo paziente.
MONOCLONALI Si parla di anticorpi monoclonali. L’Italia e la Germania sono gli unici che hanno iniziato ad usare questo trattamento. Con questi anticorpi possiamo trattare i pazienti che hanno acquisito il covid e si da al paziente un’enorme possibilità di non finire in ospedale, purché si riesca a farli nei primi 4 giorni. A Verona ci siamo organizzati subito per trattare i pazienti con i monoclonali. Il paziente chiama il medico di medicina generale e si chiude la cartella in quattro settimane comunicando il risultato ad Aifa. Speriamo di fare altrettanto in tutta la Regione. Guardiamo fuori dall’Italia ma l’Italia è uno dei sistemi migliori, in America le possibilità che diamo noi sono impossibili. Che il farmaco venga somministrato a tutti al di là del reddito economico. Le prime consegne ci permetteranno di trattare tutti i pazienti che he hanno bisogno. Saremo la prima Regione in Italia a fare questa attività grazie ad un importante lavoro preparatorio nelle precedenti 3 settimane. Tra questa consegna e la prossima saremo in grado di coprire tutte le necessità della Regione circa 150 somministrazioni a settimana divisi per le Ulss del Veneto per dare le stesse possibilità a tutti. Ora dobbiamo fare partire la macchina. Per il momento ce la facciamo e vogliamo anche fare ricerca . Su 100 pazienti sintomatici i ricoveri sono il 5 -7%. Nei pazienti con più di 80 anni la percentuale sale al 25%. VACCINI E’ un tema che mi sta particolarmente a cuore perchè il controllo del covid passa attraverso più tessere come un mosaico e tutte devono essere perfette. La vaccinazione sta andando velocemente, forse la prima indicazione doveva essere donne con più di 75 e uomini oltre i 65 che sono quelli più a rischio di finire in ospedale. I soggetti nelle Rsa sono stati vaccinati rapidamente, ci sono meno soggetti a rischio che vanno verso la malattia ed è un grande aiuto per gli ospedali. Se ognuno di noi fa la sua parte e i cittadini rispettano le regole potremo con l’estate chiudere quasi completamente il covid. Il prossimo anno ci sarà qualche post covid, ma 4 casi in un reparto di malattie infettive non sono un problema. Se guardiamo chi sta meglio di noi, guariamo alla Cina che non ha più casi per una regolamentazione del distanziamento sociale a livelli molto più alti dei paesi europei, poi ci sono gli anticorpi monoclonali, le terapia esperimentali, le vaccinazione… significa riaprire le attività e le scuole. Questo è il mio messaggio d’ottimismo. PER ORA POCHE DOSE DI VACCINO In Veneto 200 dosi sulle 4.000 consegnate all’Italia.Una prima consegna di un solo tipo, Aifa ci ha avvertito che a fine mese avremo una consegna importante da 30mila fiale del secondo monoclonale. Per ora è un problema di contrattazione tra Aifa e le case Farmaceutiche, che io sappia sono accordi tra di loro senza coinvolgimento delle Regioni. CONTRO INDICAZIONI Unica contro indicazione l’allergia, o se ha valori di saccarosio e alcuni amino acidi, abbiamo una lista di 6-7 eccipienti, controlliamo prima di fare il farmaco. RICERCA SPERIMENTALE richiesta da Aifa non ha ancora selezionato il capofila per l’Italia ma è questione di pochi giorni. In ogni caso che siamo noi o altri, faremo parte del gruppo di ricercatori che utilizza i farmaci monoclonali, il Veneto ha i centri di ricerca più importanti per l’Italia per il covid. Stiamo analizzando gli effetti collaterali, qualità della vita, produzione di anticorpi nell’ambito di un progetto finanziato con 21 milioni dalla comunità europea “Orchestra” (più altri 8 milioni) e stiamo cercando di migliorare le terapie per il covid. NUMERI PER VERONA 15 somministrazione in prima giornata, siamo attrezzati per arrivare fino a 20 al giorno sette giorni su sette. ANTI DOLORIFICI E’ vero che è stato consigliato, la mia opinione? Non mi stupisce possa essere utile, per alcuni dei vaccini consigliati nel 20% dei casi cefalea, dolori muscolari… è chiaro che l’antipiretico aiuta. Non mi stupisce ci possa essere il beneficio per il pazienti. Se lo consiglierei? La risposta è no. Ovviamente suggerirei al paziente che prenderlo per diminuire il dolore ma non come preventivo. CHI HA DIRITTO AL MONOCLONALE La prima selezione la faranno i medici di base e delle UscaI pazienti che ne hanno diritto: più di 12 anni con almeno un sintomo, anche la semplice stanchezza, che hanno patologie importanti. Non la persona sana. QUANTE POSTAZIONI? Ci siamo organizzati su due sale di somministrazione, 8 poltrone, in 9 ore facciamo 20 somministrazioni. OTTIMISMO Impariamo da quanto è successo perché abbiamo costruito molto: nelle Rsa, nella microbiologia, malattie infettive. Abbiamo creato strutture, migliorato il lavoro con i medici di medicina generale. E’ un lavoro che non deve andare perso, una base per migliorare la nostra sanità e i nostri anziani. Purtroppo non potremo tornare indietro con i decessi, ma che serva per dire abbiamo imparato tanto e non saremo più in situazioni del genere, faremo i piani epidemici. QUALE IL VACCINO MIGLIORE L’approccio puo’ essere solo uno, o si crede nelle procedure effettuate fino ad oggi in Europa e questo vale per qualsiasi farmaco cefalea compresa guarita con la molecola nuova che magari ha contro indicazioni, o si crede e io ci credo ciecamente perché è il mio lavoro e conosco la serietà dei miei colleghi, non avrei problemi domani il vaccinoa A B o C se non si crede allora smetto anche di lavorare.
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