BELLUNO «Ridurre le distanze, non solo chilometriche, ma anche economiche, è fondamentale per assicurare il vero diritto allo studio. Con questo spirito, riparte “Investi scuola”. La Provincia si scusa del ritardo, ma quest’anno è stata una conquista riuscire a riproporre la misura a favore dei ragazzi delle scuole superiori e qualche nodo burocratico era inevitabile». Lo dice il presidente della Provincia di Belluno, in giornate di fuoco per gli uffici provinciali, subissati di telefonate da parte delle famiglie, che chiedono quando partirà la campagna abbonamenti a prezzi calmierati. La risposta di Palazzo Piloni è che entro mercoledì saranno inviate a Dolomitibus tutte le pratiche per poter dare inizio alla vendita di abbonamenti attraverso “Investi scuola”. Il progetto è cofinanziato dal Fondo Comuni confinanti, dal Consorzio Bim Piave e dalla Provincia, «con 200mila euro prelevati dal fondo di riserva» sottolinea il presidente della Provincia. «È ferma volontà dell’amministrazione provinciale proseguire con questa iniziativa a favore delle famiglie degli studenti, e in particolare quelli delle terre alte». Anche per l’anno scolastico 2022-23 infatti “Investi scuola” conferma le tariffe degli anni scorsi. In pratica, tutti gli abbonamenti vengono allineati alla fascia chilometrica più bassa e quindi meno onerosa. Il principio è che per gli studenti delle superiori, il costo finale è uguale per tutti, indifferentemente dai chilometri percorsi nel tragitto casa-scuola. La novità quest’anno è il bonus trasporti del Ministero Lavoro e Politiche sociali, del valore di 60 euro, per acquistare un abbonamento annuale. Potrà essere utilizzato dagli utenti in aggiunta a “Investi scuola”.
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