Le raccolte di firme contro i vincoli paesaggistici non fanno confusione. Fa confusione chi continua, trovando ampio spazio sulla stampa locale, a sostenerlo. Noi come associazione stiamo supportando il comitato del Comelico e i cittadini e ci auguriamo che vengano raccolte migliaia di sottoscrizioni. Si continua a parlare di firme autenticate a supporto dei ricorsi, ma come si fa? A livello comunale deve esserci un consigliere presente al momento, se vanno allegate al ricorso Provinciale o Regionale serve un consigliere di questi enti. Ci sono già i comuni che delibereranno contro i vincoli (atto giuridicamente forte), se servono firme autenticate si arrangerà la politica a raccoglierle. Se non si svegliava la gente avrebbero mai fatto i ricorsi? Quale ente ha mai chiesto una raccolta firme? L’unica confusione è nella testa di chi non ha capito che le firme certificano quanta gente vuole bene al territorio e saranno molte di più di tutti i voti che qualsiasi politico abbia mai preso nella sua carriera. Questo fa paura, e forse è proprio per questo motivo che si sta cercando di bloccare la raccolta, partita dal popolo stanco di sentirsi dire da chi pensa di avere la verità in tasca, dal suo divano di casa, cosa serve alla montagna e come la si debba gestire per darle un futuro. Invitiamo tutti a firmare senza badare a chi fa dietrologia.