CANALE D’AGORDO Dal 1° giugno il Musal – Museo Albino Luciani e la casa natale di papa Luciani a Canale d’Agordo (Belluno) saranno visitabili gratuitamente per tutti i residenti nei 16 comuni dell’Agordino. A dare la bella notizia è Loris Serafini, direttore del Museo: «Papa Luciani ha sempre avuto un legame molto profondo e sincero con il territorio dove nacque e questa iniziativa intende proprio dire grazie a tutti coloro che abitano nell’Agordino dando loro la possibilità di conoscere da vicino la vita di un loro importante compaesano». Per tutti coloro che risiedono nell’Agordino (quindi, oltre a Canale d’Agordo, paese natale di papa Luciani, anche Agordo, Alleghe, Cencenighe Agordino, Colle Santa Lucia, Falcade, Gosaldo, La Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina e Voltago Agordino) sarà quindi sufficiente prenotare la visita al numero di telefono 0437 1948001 oppure WhatsApp 377 9665237 per poter accedere gratuitamente sia al museo sia alla casa natale. L’iniziativa intende essere un omaggio a questo territorio che Albino Luciani conosceva molto bene e che non ha mai dimenticato, nemmeno quando venne eletto pontefice. Nelle sale del Musal e nella stanze della casa natale i visitatori potranno ripercorrere l’intera vita di papa Luciani, dalla nascita sino alla sua dipartita, grazie all’esposizione di oggetti e ricordi legati alla figura di questo importante uomo che dall’Agordino arrivò fino al Vaticano. Inoltre presso la casa natale di Albino Luciani i visitatori potranno ammirare una gradita e commovente novità: il signor Giovanni Andrich di Vallada Agordina (Belluno) ha infatti donato al Museo Albino Luciani una corona del rosario fatta con i pallini estratti da una bomba a mano della prima guerra mondiale con due cartucce incrociate a formare la croce. «Canale d’Agordo era al confine con l’Impero Austro-ungarico – spiega Loris Serafini – e Bortola Tancon, la madre di papa Luciani, aveva due fratelli che combattevano al fronte durante la Prima Guerra Mondiale. Proprio per questo l’omaggio del signor Andrich assume un significato molto profondo: quelle armi progettate per uccidere sono state trasformate in preghiera, quella stessa preghiera che la mamma di Luciani rivolgeva al Signore per il ritorno dei fratelli dal fronte e per la fine della guerra». Una splendida realizzazione delle Sacre Scritture e delle parole del profeta Isaia: “Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione e non insegneranno più la guerra” (Isaia, 2,4). La corona omaggio del signor Andrich verrà esposta nella camera da letto dei genitori di Albino Luciani, mamma Bortola e papà Giovanni. «Aspettiamo con gioia i visitatori – conclude Loris Serafini – riaprire le porte del Musal e della casa natale, ora interamente visitabile, è un segnale forte per tutti ed solo la prima delle iniziative in programma per ricordare papa Luciani». Per garantire la sicurezza e rispettare le norme vigenti in materia di Covid-19, è necessario prenotare le visite sia al Musal – Museo Albino Luciani sia alla casa natale di papa Luciani. Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 0437 1948001 oppure WhatsApp 377 9665237).