DI RENATO BONA
Onore al merito a Renato Fiabane e Lionello Fiori per averci “regalato”, con la preziosissima collaborazione di molti enti e persone, in primo piano l’immancabile Gianni De Vecchi, l’ottimo libro dal titolo: “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”, edito da Dolomitibus nel luglio del 2000 con la bellunese tipografia Piave, anche grazie a il contributo di Provincia di Belluno, Comuni di Belluno e Sedico, Comitato festeggiamenti Bribano, Circolo bellunese “Berto Gidoni” auto-moto d’epoca. In questa occasione ci soffermiamo sui capitoli riservati a: “Storia della ditta Andreella”, “Con la ditta Pajer in viaggio dall’Alpago a Venezia” e: “La S.A.A.B. (Società Autoservizi Alpago Belluno) dei f.lli Da Rolt di Tambre”.
La Andreella iniziò ad operare con due carrozze e – si era verso l’anno 1916 – i suoi “pionieri” andavano con i cavalli da Belluno a Ferrara e viceversa per portare persone e merci in giorni prestabiliti. Dopo breve tempo aumentati il numero dei cavalli e delle “londò”, le carrozze. La Andreella garantiva il collegamento Belluno-Agordino e a volte cocchieri e passeggeri pernottavano a La Stanga. Questo servizio coi cavalli andò avanti fino al 1926-7. E’ nel 1927 che fu introdotta la corriera: la prima fu una Fiat 514 con 14 posti utilizzata per la linea Belluno, Cusighe, Ponte nelle Alpi, Losego, Col di Cugnan. Nel 1949-50 entrò in esercizio la Belluno-Ponte nelle Alpi-Soverzene con quattro corse giornaliere; furono quindi acquistate una Fiat 621 ed una Fiat 626. Sempre sulla base di notizie fornite da Giuseppe Andreella di Tai di Cadore: dal 1951 al 1954 la Andreella coprì il servizio Belluno-Zoppè di Cadore “con grande soddisfazione degli abitanti di Zoppè nel vedere arrivare in paese la prima corriera”. Dal 1957 al 1959 ebbe in concessione la linea Cibiana, Venas, Valle, Pieve di Cadore con 4 coppie di corse giornaliere; dal 1963 la tratta estiva granturismo Belluno-Lago di Braies: dal 1957 al 1963 il servizio urbano a Pieve di Cadore sospeso poi per carenza di passeggeri. Nel 1963 era ancora concessionaria delle linee Belluno, Ponte nelle Alpi, Quantin, Col di Cugnan e Belluno, Soverzene con molte corse giornaliere. Dal 1947 “si attrezzò con pullman adeguati per il turismo, che in provincia la gente cominciava a scoprire e per il quale le richieste aumentavano sensibilmente”. Cessò l’attività nel 1994, assorbita con mezzi e personale dalla DolomitiBus. La ditta di Giuseppe Pajer iniziò nel 1911 con carrozze a cavalli il servizio di trasporto posta, merci e persone dall’Alpago a Venezia, che effettuava il 10, 20 e 30 di ogni mese, anche se festivi; fra andata e ritorno se ne andavano tre giorni! poi ridotti a uno. Nel 1921 Giuseppe acquistò un camion 18 BL e lo trasformò in corriera. Giovanni Pajer di Chies d’Alpago ha fra l’altro ricordato che “A Natale avveniva lo scambio dei prodotti locali: dall’Alpago il vischio ed altro, da Venezia il pesce”. Questo corriere, chiamato “trasmissiere”, impiegava sei ore per giungere a Mestre. A guidare la corriera non era Pajer bensì l’autista Giulio Fullin che era anche un bravo meccanico ed abile commerciante (in Alpago aveva aperto un negozietto che, gestito dalla moglie, metteva in vendita reti metalliche, tubi di ferro, mobili per la casa che aveva caricato in laguna. Cessata l’attività della Pajer (che aveva in concessione anche la linea Alpago-Belluno ed esercitava pure il servizio turistico), il nostro si trasferì alla ditta Da Rolt e poi alla Zasio ed infine alla Autoservizi Buzzatti di Bribano. La Pajer cessò ufficialmente l’attività nel 1934 e fu assorbita dall’altra ditta “pagota”: quella di Pietro Da Rolt.
Concludiamo con la ditta S.A.A.B. (che sta per Società Autoservizi Alpago Belluno) che – sulla base di notizie fornite agli autori del libro dall’ing. Mario Da Rolt di Ponte nelle Alpi – iniziò ad operare nel 1921-22 con trasporto di cose e persone. Risale al 1925 l’entrata in servizio del primo autobus CMC americano, residuato della Grande Guerra poi affiancato da un 18P acquistato dal Genio americano; dello stesso tempo l’assunzione del primo dipendente: Emilio Bortoluzzi. Titolare dell’impresa era Pietro Da Rolt col quale collaboravano i figli Raniero, Rolando, Bettino ed Angelo. Prima linea attivata quella da Belluno per Cadola, Reveane, Pieve d’Alpago, Bivio Schiucaz, Cornei, Borsoi in seguito prolungata fino a Tambre-Broz. I servizi furono sospesi dal 1943 al 1945 in conseguenza della seconda guerra mondiale. Si riprese con un 635 (35 posti a sedere), acquistato per 400 mila lire) ed un Opel bliz sei cilindri a benzina, residuato bellico recuperato dal greto del Piave, col quale iniziò l’attività di noleggio, soprattutto per trasferire in Svizzera emigranti in cerca di lavoro. Per esigenze commerciali e turistiche nel 1946 venne attivato il collegamento per Venezia, col biglietto che costava 250 lire. Nel 1950 con un Leoncino iniziò il servizio urbano per la zona bellunese di Castion. L’azienda, che aveva sede amministrativa a Belluno e officina a Puos d’Alpago giunse a disporre di 23 autobus e 30 dipendenti, per esercitare 8 linee con una percorrenza di 650 mila chilometri. Nel 1982, come la quasi totalità delle ditte di Belluno confluì nella DolomitiBus, azienda a capitale pubblico.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “Un secolo in corriera nella provincia di Belluno”): anni ‘30, Fiat 514 della ditta Andreella in servizio da Belluno a Losego via Cusighe e Col di Cugnan; 1963: autocorriere della Andreella; anni ‘20: una eccezionale autocorriera Fiat 18 BL della ditta Pajer in servizio sulla Belluno-Alpago-Venezia ogni 10 giorni; autocorriera della Pajer negli anni ‘20; la patente di guida di primo grado rilasciata nel 1928 a Giulio Fullin della Pajer; autocorriera a gasogeno della ditta Da Rolt in sosta al Bivio di Cornei d’Alpago; trasbordo di merci al Bivio di Cornei tra automezzi della ditta Da Rolt; anno 1958 Alfa Romeo 900 della Da Rolt in sosta a La Secca; Fiat 635 della Da Rolt in servizio sulla Belluno-Alpago-Venezia; autocorriere in sosta (anni ‘30-’40) nella piazza di Tambre d’Alpago, rinomato centro sciistico.
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