TREMA IL COMPARTO TURISTICO ED E’ UNA CONTINUA CANCELLAZIONE DEI GRANDI EVENTI, ANNULLATE ANCHE LE DOMENICHE CICLISTICHE CON I PASSI CHIUSI AL TRAFFICO. VENEZIA CONTRO LE DENUNCE AMPEZZANE AI CINESI E CHIEDE SCUSA ALL’AMBASCIATORE.
di Mirko Mezzacasa
Dal 4 maggio “tana liberi tutti”, ma non sarà la festa della liberazione, non ci sarà restituita la libertà totale, l’allentamento – ma siamo ancora a livello di ipotesi – non permetterà gli spostamenti interregionali, tanto meno per chi vorrebbe raggiungere la seconda casa al mare o in montagna, per quello si dovrà attendere ancora. La fine del “nascondino” permetterà di muoversi ben oltre il Comune di residenza ma non verso altre Regioni. Le pressioni sono invece sempre maggiori per una ripartenza anticipata, al 27 aprile ma il Governo pretende un’apertura omogenea da lunedi 4 maggio e potrebbe interessare 3 milioni di lavoratori, bar e ristoranti potrebbero riaprire il 18 maggio, una settimana prima gli altri negozi. Il monitoraggio della situazione sarà costante e molto attento perché non si dovrà perdere di vista la curva epidemiologica e de dovesse risalire si ricomincia da capo. Tra i problemi principali quello dei trasporti, i passeggeri dovranno sedere almeno ad un metro uno dall’altro e la sanificazione dei mezzi sarà puntuale. Dal 4 maggio i bambini non torneranno all’asilo, ma almeno potranno uscire di casa e giocare anche nei parchi. L’ingresso nei negozi e nei centri commerciali sarà contingentato. La mascherina dovrà essere indossata ogni volta che si uscirà di casa con l’incognità: saranno sufficienti quelle disponibili sul mercato? Anche ieri tanti decessi sia in Italia (437) che in Regione (27, che sono sono meno dei 42 di lunedi) e provincia (2 solo in ospedale). La giornata ha registrato un nuovo record, quello dei guariti ovvero 220 più di martedi (2943) in aumento per il terzo giorno consecutivo. Continua a scendere la curva dei ricoverati in terapia intensiva, in Italia 87 in meno rispetto a martedi in Veneto 14 in meno (163) sempre in Veneto scendono anche i pazienti in area non critica, ieri 25 in meno di martedi (1205), in isolamento domiciliare rimangono 8594 persone (-37). Crescono invece i contagi, in Italia secondo la Protezione Civile 3370 in più in un solo giorno, in Veneto 334 più ma questo potrebbe essere spiegato con l’innalzamento del numero dei tamponi. In Veneto diminuisce il numero degli attualmente positivi (-86) oggi 9991 (16738 dall’inizio dell’epidemia) questo per effetto delle guarigioni (negativizzati), nelle ultime 24 ore altre 393 che portano il numero dei guariti a 5566. Due decessi in ospedale nelle ultime 24 ore nel bellunese, 4 in casa di riposo. Due pazienti in più negli ospedali di comunità, 43 i ricoverati in area non critica del San Martino, 16 all’ospedale di Comunità (+1), 19 Ad Agordo (+1). Sempre 7 i malati in terapia intensiva. Sono 1.310 le persone in isolamento domiciliare fiduciario, + 51 rispetto a martedi. Sono 383 i casi di positività nelle case di riposo sul totale di 718 casi segnalati nell’intera provincia. Il totale secondo i dati della Ulss1: 212 ospiti anziani positivi e 121 operatori, nelle 29 strutture residenze sanitarie per anziani 18 sono “pulite” (62%), 11 presentano contagi con una percentuale del 38% in Regione sono invece 244 le strutture senza contagi con una percentuale ben inferiore del 26%. Quattro case di riposo hanno 7 ospiti positivi, due ne hanno 21, quattro ne hanno 86 mentre i contagi alla Padre Kolbe di Pedavena sono saliti a 91. Se in provincia sommiamo alle case di riposo le strutture per disabili il numero totale sale a 48 e 17 di queste hanno persone positive, 4 hanno un solo caso. Nella casa di riposo di Trichiana la situazione è allarmante, quattro decessi nelle ultime 24 ore, uno è avvenuto in pneumologia al San Martino di Belluno. Da martedi nella struttura è arrivato un nuovo staff infermieristico a dare manforte al personale in servizio, su 56 ospiti presenti 37 sono positivi, 29 risiedono in un’area separata, 8 sono stati accolti in ospedale, 18 sono gli operatori positivi al virus. A Mel i malati sono 19 su 91. La denuncia degli ampezzani al popolo cinese ha fatto arrabbiare gli albergatori veneziani che hanno preso le distanze dalla querela dolomitica inviando una sorta di lettera di “scuse” all’ambasciatore cinese rimarcando al contrario i buoni rapporti di amicizia instaurati da tempo tra i due popoli. A proposito di Cortina il sindaco continua ad informare costantemente i suoi concittadini contrariamente al resto della popolazione in fascia tricolore della provincia che dei contagi preferisce farne un gran segreto, così ieri sulla pagina facebook: “In questi due giorni il numero di positivi al Covid-19 è diminuito, portando da 86 a 81 casi (-5). Le persone in quarantena (isolamento domiciliare) rimangono 28. Continua la discesa della curva del contagio“. E a proposito di contagi nei Comuni, da ieri sul sito internet (in evidenza) riportiamo i grafici di Fabio Da Rolt che aggiorna la situazione in Provincia Comune per Comune con dati puntuali. Come già anticipato annullati altri grandi eventi, le domeniche con i passi senza traffico di giugno e la hero di mountaine bike, rinviato invece il torneo di calcio delle frazioni del Comitato Palio di Agordo. In queste ore si pensa anche alla riapertura dei rifugi in sicurezza, l’assessore Federico Caner ha promesso il suo interessamento per dare il via libera con delle deroghe alla manutenzione dei sentieri.