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REDAZIONE A margine dell’intervista ad Angelo Costa, trasmessa ieri, abbiamo letto sulle nostre pagine social questo importante messaggio di Elena Corridori “Io ho letto il diario della guerra in Val di Biois di Pietro Follador che si trova in rete a puntate. Lo consiglio
https://digilander.libero.it/parrocchiafalcade/diario.htm
Davvero interessante l’intero Diario, riproponiamo alcuni passaggi dedicati ai giorni dell’eccidio in Valle del Biois, con l’invito a prendere visione dell’intero diario, importante pezzo di storia.
DIARIO DI PIETRO FOLLADOR
1943-1945
20-21 AGOSTO
Giornate di terrore e di sangue. Domenica 20 a mezzodì vennero al Passo Valles, da S. Pellegrino e da altri paesi circa un migliaio di S.S., circondarono i paesi e presero un centinaio di ostaggi. Ma qui nessuno si sognò di resistere e non successe granché. Al ponte del Giaon i partigiani fecero resistenza e la fucileria incominciò e si udirono i colpi ad intervalli per tutta la notte. Incendiarono Caviola Fregona Feder e qualche altra casa. Verso mezzodì del 20 vennero dal passo Rosetta a Gares e dopo un combattimento coi partigiani lo incendiarono. Non si sa il numero delle vittime. Pure a Caviola vi furono diverse vittime fra la popolazione. Ritiratisi a Falcade estrassero dalla autorimessa Buzzatti dove erano stati rinchiusi gli ostaggi, ne presero otto e dopo averli mezzi uccisi a colpi di schiaffi, bastonate e coi calci dei fucili, li condussero vicino al torrente Biois e li fucilarono. Da notare che mentre si udivano le scariche che abbatevano quei poveretti, gli altri dalla strada cantavano “heil Hitler ” . Anche è da escludere che sia stata la resistenza la causa di tale eccidio perché uno che andava a Soraga li incontrò al di là del S. Pellegrino e gli dissero che andavano a distruggere Caviola. Da quello che dissero e fecero si ha ragione di credere che siano stati chiamati. La voce pubblica accusa di questo l’ex podestà C. e il G.R.. Il G. come fanatico fascista. E il C. perché i partigiani gli avevano sequestrato il figlio E. Di certo si è che i tedeschi erano informati di tutto anche dei nomi di partigiani qui di Falcade due specialmente Fracho e Fiorese. A tutti quelli che incontravano nei dintorni chiedevano di dove fossero e se dicevano di Caviola lo uccidevano sul momento. Attorno al villaggio è un cimitero: quanti ne hanno visti i tedeschi a tutti hanno tirato come tanti forsennati. Non contenti ancora a Feder si dice siano una trentina i caduti. Di Fregona non si hanno ancora notizie. Non contenti ancora, nel mentre si ritiravano lungo la strada da Piefalcade alla Chiesa e precisamente appena al di fuori del vecchio Cimitero in quattro fecero una scarica perché hanno visto gente sul sentiero fra Costa e Somor ferendo gravemente una una ragazza di 13 anni Gisella Murer di Vittorio che moriva dopo circa mezzora. Da notare che si sono sempre serviti di pallottole dum dum, questo i civilissimi tedeschi non lo potranno mai più negare. Altro che i tedeschi rispettano la legge! Nessun popolo in nessun tempo ha mai commesso tanti delitti volutamente e meditati a mente fredda come i tedeschi perché ciò che fanno e hanno fatto sono cose premeditate. E non vi sarà barba nè di repubblicano nè di tedesco che possa riscattarli dall’infamia di cui si sono volutamente coperti. La parola “civiltà” in bocca loro è una infame bestemmia. E probabilmente non sono ancora alla fine delle loro prodezze perché le notizie dicono che loro considerano tutti i popoli appena degni di servire da schiavi. Tanta è la loro superbia!
22 AGOSTO 1944
Le vittime a Caviola aumentano, si dice oggi siano oltre sessanta. Si volevano seppellire oggi ma non si ha ancora l’autorizzazione. Si dice pure che oggi hanno telefonato dal Commando di Predazzo che ai sinistrati sia dato l’albergo Falcade ora chiuso. Nel combattimento di domenica è morto anche il maggiore che comandava il reparto tedesco, l’inferno se lo tenga. Si dice siano stati uccisi anche sette di Sappade. Pure a Iore si dice vi siano diversi morti. Non si sa ancora come mai si trovino là. Solo se siano partigiani o tedeschi si spiega la loro presenza il quel luogo.
Ora si spiega anche il fatto che i tedeschi sapevano tanto minutamente le mosse dei partigiani. Questi hanno agito proprio da stupidi e peggio. Avevano con loro degli autentici S.S. e non se ne accorgevano i smargiassi e intanto c’erano là tre individui che domenica scorsa furono visti passare e che facevano parte dell’orda Satanico-tedesca e le conseguenze le portano gli innocenti. Ora si teme un ritorno di questi assassini. Si dice che oggi hanno mandato da Cencenighe, che alcuni camion erano là, ma fino a questa sera non si hanno altre notizie. Si dice pure che lo stesso reparto abbia fatto rastrellamento in altre parti del Veneto, che Valdobbiadene sia distrutta e altri paesi anche del Friuli hanno fatto delle gravissime distruzioni, mio Dio fino a quando! Una voce autorevole ha detto oggi che sono in ritirata oltre Milano, se è vero non può essere che per il timore di essere presi alle spalle dall’avanzata angloamericana sulla costa francese che minaccia loro il fianco destro. Mi diceva oggi uno che fu soldato in Montenegro e in Albania per lungo tempo, che anche gli italiani hanno fatto delle distruzioni barbare. Ma che se gli italiani ne hanno fatto una i tedeschi ne hanno fatto mille questo disse e la proporzione ancora modesta che faccio. E lo si crede tanto più che gli stessi bollettini di guerra degli alleati ammettono che gli italiani sono i più umani nella condotta della guerra.
23 AGOSTO 1944
Oggi ci fu il funerale della buona Gisella la vittima innocente che espiò per il suo paese. E speriamo che sia abbastanza. Insieme ad essa altre otto bare sono state tumulate.uno di Predazzo, uno di Moena, due fratelli da S. Tommaso, gli altri di qui. Tutte benemerenze social-naziste, dei fratelli dei fascisti. Il pubblico si domanda come mai non si siano ancora nascosti cento metri sotto terra. No, devono restare per vedere il coronamento dell’opera loro fatto dai loro fratelli nazisti cioè la distruzione dell’Italia e la rovina del popolo italiano. Poi verrà la punizione anche per loro. Perché fascisti e nazisti hanno al loro attivo più delitti che capelli in testa!
Si dice che vi siano in Germania ancora qualche individuo degno del nome di uomo, ma troppo pochi, forse uno su centomila. Gli altri, i nazisti, si chiamino come volete: Tigri Pantere Vipere, ma si farebbe solo un sanguinoso insulto a questi animali a paragonare a loro i tedeschi, perché essi sono a mille doppi peggiori. Solo Gengis Kan , Tamerlano, Attila, Genserico messi insieme possono uguagliare un nazista germanico. I briganti celebri del passato messi a loro confronto sono dei dolci agnellini. L’animo germanico ha progredito solo nella barbarie e questo sfido chiunque a smentirlo perché tutti i ritrovati della scienza mondiale loro li fanno diventare tutti in via assoluta in strumenti di tortura, di distruzione e di morte .
Mi si può obiettare che sono anche gli altri che hanno fatto altrettanto. Sì, ma vi furono costretti dai tedeschi per non cadere schiavi nelle loro grinfie e questo i popoli d’Europa lo sanno anche troppo bene.
26 AGOSTO
Sui fatti dei giorni scorsi c’è una confusione di idee tale che benché i fatti successi siano gravissimi, tuttavia le ire di parte non sono sopite, tutt’altro. C’è della gente che benché non fascista vanta le opere del fascismo. Come il non plus ultra del progresso. Solo perché gli fece balenare agli occhi il denaro. Per questi date loro un pugno di denaro e poi dicono bene anche del diavolo.
Si dice che ieri sono arrivati a Forno Canale trecento partigiani e che abbiano portato via il maestro Sorarù e il magazziniere della cooperativa e un altro. Ma cosa vogliono costoro? Far ridurre in cenere tutti i nostri paesi?
Come completamento dei fatti dei giorni scorsi bisogna dire che i tedeschi oltre il resto sono anche dei ladri impareggiabili. A Caviola vuotarono un negozio di stoffe asportando tutto. In una casa una povera donna chiese il permesso di entrare per prendere il portafoglio, non le fu permesso, entrarono loro e portarono via tutto. Così dappertutto. Partirono stracarichi di ogni cosa. E caricarono pure una ventina di uomini che condussero con loro e di essi fino ad ora non si hanno più notizie. Da notare che condussero con loro anche il commissario prefettizio Tabiadon Stefano aggiogato ad un carretto pieno di refurtiva. Dissero perché non aveva segnalato loro la presenza dei partigiani, e lui era in carica da solo otto giorni. Ma neppure il C. non li segnalò fintantoché andarono a prendere suo figlio. Non si spiega questa differenza di trattamento. O meglio, si spiega anche troppo!